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Sabato 11 Ottobre 2008
Usa 2008/ Khaled Hosseini: Barack "arabo"? McCain gioca col fuoco
Usa 2008/ Khaled Hosseini: Barack "arabo"? McCain gioca col fuoco L'autore de "Il cacciatori di aquiloni" interviene sul W Post
Roma, 11 ott. (Apcom) - Protesta e si dice indignato dalle paginedel Washington Post, perché Barack Obama viene definitospregiativamente un arabo, e apertamente un "amico di terrorista"dalla campagna McCain. E' Khaled Hosseini, scrittore di successoplanetario con il suo "Il cacciatore di aquiloni".L'autore afgano, rifugiato negli Stati Uniti fin da adolescente,sottolinea che è "profondamente offensivo" per milioni dipacifici cittadini usa di fede musulmana sentir insinuare cheBarack Hussein Obama (il nome completo del candidato) è un nome"di cui non ci si può fidare". Un'insinuazione fatta da alcunisostenitori di John McCain e Sarah Palin. Un nome che "agiudicare dalle reazioni a questi comizi, indica qualcuno daperseguitare o persino da uccidere". Io, dice Hosseini, sonolaico. "Ma sono offeso anch'io. Il secondo nome di Obama èdiverso dal mio solo per due vocali. La campagna McCain-Palinconsidera un paria anche me? Pensano che col mio nome ci siaqualcosa di sbagliato?"Dopo aver scatenato una campagna di veleni contro Obama,sottolineando i suoi brevi rapporti con l'estremista WilliamAyers, ma anche dando adito all'idea che del senatore afroamericano non ci si può fidare, la campagna McCain è statatestimone di una serie di insulti anche pesanti contro ildemocratico lanciati durante i comizi repubblicani. John McCainieri sera ha addolcito i toni ribattendo a una sostenitricesecondo cui il democratico "è arabo": "no, signora. E' unapersona perbene, è un padre di famiglia".Qui si gioca sul filo del rasoio. Barack Obama "non è arabo" enon è neppure musulmano. Ma essere arabi e musulmani non è inteoria un insulto. Anche essere neri, in teoria, non è undemerito; e Barack Obama è nero. Terrorismo a parte, sullecaratteristiche del democratico i repubblicani insomma stannoalzando un polverone: è, non è, e non c'è nulla di male; però...La reazione mitigata di McCain (che peraltro gli ha procuratoqualche fischio del suo pubblico) non è abbastanza da farcambiare idea a Hosseini. il suo editoriale si conclude con unvibrante atto d'accusa control il candidato repubblicano e la suavice Sarah Palin: "la cosa peggiore è il loro rifiuto dicondannare pubblicamente chi grida "traditore", "bugiardo","terrorista", "uccidetelo". Nemmeno una volta lui o la sua vicesi sono presi la briga di lanciare un monito a chi grida questeparole oscene e potenzialmente pericolose. Dire che Obama è "unapersona perbene" non è abbastanza".
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