
Sport / Lecco città
Lunedì 10 Ottobre 2016
Il Lecco ritrova le fasce
Grazie a Donnarumma
e al giovane Di Giovanni
Da questa zona del campo le cose migliori dopo il successo con la Grumellese e una prova opaca. Le impressioni dei due giocatori coi tre punti in tasca
Calcio D
Daniele Donnarumma e Federico Di Giovanni, due facce della stessa medaglia: quella di un Lecco che ha ritrovato le fasce e, con esse, la pericolosità offensiva. Sembra strano parlare di “pericolosità”, dopo una gara che è stata vinta solamente a un quarto d’ora dalla fine per uno a zero. Ma se si va oltre il freddo “score”, si scopre che, contro la Grumellese, Donnarumma a sinistra e Di Giovanni a destra, hanno spesso portato lo scompiglio in area avversaria.
“Digio” ha anche sfiorato un paio di volte il gol, proprio “entrando” da destra. La curiosità è rappresentata dal fatto che è poi stato Marko Matic, che è entrato al posto di Di Giovanni, a sbloccare la gara.
«Il mio tiro in diagonale – spiega il 1997 di scuola Juventus - non è entrato perché il portiere Mercuri è stato bravo a deviare di piede. Matic? Ci metterei la firma se ogni volta che entra un mio sostituto, il Lecco va in vantaggio. Andrebbe bene anche se entrasse un portiere al mio posto: basta che segni. E, soprattutto, basta che si porti a casa il risultato. Allora mi va bene tutto. Per il resto, sono solo contento per Matic e poi per il posto da titolare vedremo».
Anche Daniele Donnarumma, classe 1992, è d’accordo con il compagno: il gioco sulle fasce è l’arma vincente di questo Lecco. «Abbiamo la consapevolezza di poter fare di più sulla fascia. Ovviamente dopo esserci ambientati, ora stiamo facendo meglio».
A conclusione del ragionamento c’è una vittoria meritata da godersi. Fino a oggi, quando la si dimenticherà e si penserà alla trasferta di Scanzorosciate: «La vittoria è stata meritata. Io preferirei vincerle tutte così, soffrendo e giocando male, che come abbiamo fatto a Lodi dove abbiamo giocato bene ma abbiamo preso tre gol. A Scanzorosciate dovremo solo imparare a essere meno frenetici e più attenti… ».
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