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Mercoledì 04 Giugno 2025
La campionessa oggionese Silvia Scalia dice addio al nuoto
Dopo un decennio ai vertici del nuoto italiano e internazionale, Silvia Scalia annuncia il ritiro. La dorsista lecchese delle Fiamme Gialle, argento europeo nei 50 dorso a Roma 2022 e detentrice di 28 titoli italiani, chiude la carriera con gratitudine, ma senza rimpianti.
Oggiono
Per un decennio è stata la stella internazionale del nuoto lecchese, ma ora ha deciso di dire basta. Silvia Scalia, oggionese classe ’95 delle Fiamme Gialle, 30 anni il prossimo 16 luglio, ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica, chiudendo così una carriera che ha avuto il suo apice tre anni fa vincendo l’argento nei 50 dorso ai Campionati Europei di Roma 2022.
«Non so se si è mai davvero pronti a dire addio a qualcosa che ti ha cresciuta – spiega Scalia sui suoi canali social –. Il nuoto è stato la mia casa, la mia identità, il mio rifugio e il mio campo di battaglia. Mi ha insegnato la disciplina quando non avevo direzioni, mi ha dato forza quando mi sentivo fragile, mi ha tolto l’aria e poi insegnato a respirare a modo mio. Ci sono state lacrime nascoste sotto la cuffia e sorrisi che non dimenticherò mai. Ci sono stati chilometri in acqua e battaglie fuori; medaglie, errori, traguardi che non pensavo di poter raggiungere».
Una carriera fatta di ben 22 titoli italiani individuali più 6 nelle staffette e altre svariati piazzamenti sul podio sia ai campionati nazionali che alle più prestigiose manifestazioni nazionali e internazionali, partendo dall’argento ai Mondiali in vasca corta di Windsor, in Canada, nel 2016 con la 4x50 misti, proseguendo i due ori nei 50 dorso nei Giochi del Mediterraneo 2018 e alle Universiadi dell’anno dopo, giusto per citare i più importanti.
«Oggi chiudo una pagina che ho scritto da zero, con tutto quello che avevo. Lo faccio con gratitudine, non senza paura, ma con la consapevolezza che si può amare profondamente qualcosa, e poi sapere quando è ora di andare oltre. Ora c’è un nuovo capitolo da vivere. Da atleta a ex atleta, ma sempre con il cuore pieno e con lo sguardo fisso su nuovi traguardi».
Unico rammarico della sua carriera il non aver potuto partecipare alle Olimpiadi a causa della mancanza ai Giochi della distanza in cui è diventata la regina del dorso italiano, i 50 metri, nella quale ha stabilito diversi primati nazionali.
«Ci tengo a fare un ringraziamento profondo e sincero a tutte le persone che mi hanno sostenuto in questo percorso: la mia famiglia, gli amici, le persone che mi hanno allenato in questi anni, i compagni di squadra, i team medici, fisioterapisti, le squadre per cui sono stata tesserata, tutte le persone che lavorano con gli atleti dietro le quinte e senza le quali non sarebbe possibile fare l’atleta professionista». Infine: «Un ringraziamento particolare alle Fiamme gialle, che sono state e saranno sempre la mia famiglia agonistica, che mi stanno supportando in questa transizione delicata».
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