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Mercoledì 02 Marzo 2011
Olginate: ai ferri corti
Redaelli e Gentili attaccati
E' diventata ufficiale in consiglio comunale la condizione da “separati in casa” per i consiglieri che compongono il gruppo di opposizione “Per Olginate”. E dagli ex compagni di lista partono richieste di dimissioni
E' diventata ufficiale in consiglio comunale la condizione da “separati in casa” per i consiglieri che compongono il gruppo di opposizione “Per Olginate”. La vicenda è emersa durante la presa d'atto delle dimissioni da capogruppo e consigliere della Lega Nord, da parte di Bruno Redaelli, e la contestuale assunzione del ruolo da parte del consigliere Maggi.
Chi si aspettava che Redaelli, che ha confermato la sua decisione di restare in aula come indipendente, facesse anche rivelazioni sconvolgenti, è rimasto un po' deluso: «Mi sono dimesso perché sono venuti meno la fiducia nella mia persona e il rispetto del mio ruolo di capogruppo della Lega Nord. Ma voglio ringraziare il segretario Marco Stucchi».
Redaelli è uno degli artefici della realizzazione della terza lista che si starebbe costituendo “Indipendenti per Olginate” per sostenere la candidatura di Giampiero Dolzini. Pronta la reazione dell'ex collega Maggi: «Solo i cretini non cambiano idea e probabilmente io morirò cretino. Ma se coerenza deve essere, deve esserlo fino in fondo. Tuttora non conosco il motivo di queste dimissioni, ma se si dimette da capogruppo, deve dimettersi anche dalle commissioni di cui fa parte». Quindi è subentrato Roberto Gnecchi, che sarà il candidato sindaco nella lista di centrodestra di cui fa parte anche Maggi: «Visto che si parla di coerenza, colgo l'occasione per chiedere al mio ex collega Danilo Gentili (consigliere per il Pdl ed ex coordinatore del Pdl, presumibilmente in lista con Dolzini) di chiarire o smentire una volta per tutte le voci che parlano di un suo inserimento in un altro schieramento. Se così fosse, deve dimettersi».
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