Lepore, ora è vero addio: «Lecco è diventata la mia seconda casa»

Diventa ufficiale l’addio di Franco Lepore al Lecco. L’esterno bluceleste, simbolo della promozione in Serie B, saluta con parole cariche di emozione: «Lecco è diventata una seconda casa». Indimenticabili i tre gol nella doppia finale playoff contro il Foggia

Lecco

Era già scritto nelle intenzioni sue e della società. E l’aveva anticipata da queste colonne. Ma ora è ufficiale. A spiegare e raccontare il suo addio al bluceleste è Franco “Checco” Lepore, eroe della promozione in serie B, purtroppo durata un battito di ciglia. Ma lui ha fatto tutto il possibile, anche in Cadetteria, per far durare quel sogno. E così ha affidato al popolo dei social le sue ultime parole da esterno del Lecco che fu: «Cari amici, tifosi e tutti i membri della famiglia Lecco, con un mix di emozioni, oggi scrivo queste poche righe per condividere con voi una decisione importante: il mio addio (arrivederci) a questa meravigliosa città, alla squadra e a tutti voi che mi avete seguito e supportato in questi anni. Lecco non è stata solo una tappa della mia carriera, ma è diventata una seconda casa, un luogo che porterò sempre nel cuore. La passione, il calore e il sostegno di tutti voi mi hanno dato la forza di affrontare ogni sfida, ogni momento difficile e ogni gioia».

Quindi i dovuti ringraziamenti, per niente di prammatica, ma sentiti: «Voglio ringraziare i compagni di squadra, lo staff, i dirigenti e tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa esperienza indimenticabile. È stato un grande onore indossare questa maglia e rappresentare questa città con orgoglio e dedizione. A voi tifosi, il vostro entusiasmo e la vostra fede sono stati il vero motore di ogni mio sforzo. Grazie per avermi fatto sentire parte di questa grande famiglia, per aver condiviso con me le emozioni di ogni partita e per aver creduto in noi, anche nei momenti più difficili».

Poi, naturalmente, legati alle partite vissute con il bluceleste addosso, c’è una serie di ricordi che rimarranno indelebili nella mente dell’uomo, e non solo del giocatore, che si firma “Checco Lepore 32”. Trentadue come il suo numero di maglia. Chissà se ci sarà ancora un “32” così glorioso nella storia futura del Lecco. «Anche se lascio questa città e questa squadra – spiega l’esterno destro oramai ex bluceleste -, porterò sempre con me i ricordi, le vittorie, le sfide e le emozioni che ci hanno uniti. Spero di aver lasciato un piccolo segno nel cuore di tutti voi, così come voi avete lasciato un segno nel mio. Vi auguro il meglio per il futuro, sia nello sport che nella vita. Continuate a tifare con passione e a credere nei vostri sogni, come avete fatto sempre. Con affetto e gratitudine, Checco Lepore 32».

Già pochi minuti dopo il “post” su Facebook i “like” e i commenti sono stati centinaia. Se ne va la bandiera di una stagione meravigliosa, si spera ripetibile. Tre gol su cinque segnati in finale contro il Foggia furono suoi. Una punizione alla Del Piero, un rigore freddissimo, e uno “scavetto” al malcapitato Dalmasso, prima avversario e fino a ieri compagno di squadra. Lepore non lo si potrà mai scordare da queste parti.

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