Torna il Bri-Up Festival: arte, musica e performance al Monastero della Misericordia

Dal 26 al 29 giugno il Bri-Up Festival riaccende Missaglia con una quarta edizione ricca. Ingresso libero, cucina gestita dai volontari e un programma che sfida la retorica dell’eccellenza puntando sulla creatività della “mediocrità”

Missaglia

Musica, arte, performance teatrali, il tutto accompagnato da buon cibo, in una location meravigliosa. Gli organizzatoti del “Bri-Up festival” hanno fatto le cose in grande per questa quarta edizione che aprirà i battenti giovedì 26 giugno e li chiuderà domenica 29. La regola del cambio di sede è stata mantenuta, con un piccolo asterisco. Al grido di “si torna sempre dove si è stati bene”, si è scelto di rientrare nella suggestiva location del Monastero della Misericordia di Missaglia, sede della seconda edizione.

«Questa edizione offrirà veramente tanto dal punto di vista artistico, sarà un’occasione per ascoltare ottima musica e vedere mostre d’arte che solitamente in provincia non passano - dichiara Luca Barbieri, uno degli organizzatori della rassegna, presente fin dalla prima ora - avremo anche ospiti di grande livello, una su tutte Leïla Ka».

“Bri-Up” si conferma una volta di più un appuntamento da segnalare col circoletto rosso tra quelli organizzati quest’estate in provincia. Lo hanno capito le tante amministrazioni comunali del territorio che hanno patrocinato l’evento e anche i partner importanti come Acinque Energia, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Lario Reti Holding e Silea, anche quest’anno coinvolta per la raccolta rifiuti e il noleggio di bicchieri riutilizzabili. Passando al programma, la parola d’ordine di quest’anno è... mediocrità, intesa come condizione creativa da opporre alla retorica dell’eccellenza e del successo a tutti i costi.

Le tre giornate del festival saranno tutte legate a un elemento simbolico che guiderà la selezione musicale e artistica; venerdì si parte dalla Terra, sabato si passa al Sole e domenica all’aria e alla Luna. Giovedì 26 si alzerà il sipario alle 21 con un laboratorio di Grow - un gioco da tavolo basato su carte - e la performance di Camilla Dalmazio “Figuring dowser on wet grounds”, che inaugurerà l’apertura delle mostre curate dal collettivo “Mandra”, composto da Sandra Beccaro e Marta Chinellato. La Dalmazio si calerà nei panni di una rabdomante che si muove nel mondo con una bacchetta-utero capovolta, alla ricerca degli intrecci e delle fluiditá terrene. Da venerdì 27 a domenica 29 la programmazione quotidiana seguirà un canovaccio piuttosto simile. Dalle 17 si potranno visitare le mostre “Lotio Carnea” di Camilla Dalmazio e la collettiva “Domenica” di Martino Santori, Thomas Bentivoglio, Valentina Lorenzi e Peng Shuai Paolo; alle 19 cominceranno le performance teatrali e, dalle 20, largo alla musica col dj set e le esibizioni dal vivo.

«Le tre serate musicali sono tutte diverse - prosegue Barbieri - venerdì sarà dance psichedelica, dedicata all’elettronica, sabato la musica sarà molto più solare, da ballare e adatta a far festa. Domenica avverrà la serata più sperimentale, la più tranquilla». Il parco degli ospiti invitati è di livello internazionale. Nel programma di venerdì vanno segnalati i “Planet Opal” e “Ataya”, in grado di meravigliare il pubblico con la sua arpa a bocca. Da non perdere è la performance della danzatrice Leïla Ka, sabato 28 giugno alle 19. Un’ora prima ci sarà un’esibizione molto particolare nel chiostro, quella di Dario Cardelli. Il musicista suonerà la chiviola - uno strumento di sua invenzione - dialogando con l’afrobeat di Daniel Kolle. Domenica sarà entusiasmante ascoltare le sperimentazioni sonore di Marco Bordini, che si esibirà nella chiesa del Monastero. Il festival è a ingresso libero. Durante la manifestazione sarà possibile mangiare grazie alla cucina interna gestita dai volontari, con la possibilità di scegliere il menu vegano e la birra senza glutine. Maggiori dettagli sulla programmazione sono disponibili sui canali social del festival.

© RIPRODUZIONE RISERVATA