Un pari stretto per il Lecco sul campo stregato di Lumezzane

Mister Valente: «Due punti persi? Forse, ma abbiamo davvero giocato al top»

Due punti persi? Forse per la prima volta anche mister Federico Valente ammette che è così e commenta: «Alla fine devi fare attenzione anche a non prendere gol sugli ultimi due calci d’angolo. Ma oggi faccio i complimenti ai ragazzi perché se prendi un gol così c’è il pericolo di togliere l’autostima non solo a Tanco ma anche alla squadra. Nelle ultime settimane gli erano andate bene due tre cose, oggi no. Lui sta male, si scusa, ma il gruppo lo ha subito perdonato. Poi la macchina ha cominciato a macinare terreno. Le distanze sono diventate quelle giuste. Tanti cross con Kritta, Mihali, Sipos, Galeandro... Prendiamo questo punto consapevoli che siamo in crescita. Ho visto le ultime partite del Lumezzane e per merito nostro non erano mai andati così in difficoltà. Dobbiamo essere più cinici davanti alla porta».

Una prestazione davvero “top” quella dei blucelesti per riuscire a recuperare un gol di svantaggio. Non era mai capitato prima: quando era andato sotto il Lecco, prima di Lumezzane, aveva sempre perso: «Sono molto contento per questo – ammette Valente –. Mentalmente non è sempre facile recuperare. Chiaro, con tutte queste occasioni, dobbiamo portare a casa i tre punti. Non li avremmo rubati. Abbiamo vinto una partita, quella di Vercelli, dove non meritavamo i tre punti per il gioco, ma per come avevamo interpretato la difesa».

La posizione di Bonaiti è parsa migliore quando è rientrato a centrocampo, invece di fare il trequartista: «Stefano ha voluto inserirsi perché soffre gli attacchi in profondità. Ha provato troppo ad andare. Tutto il mio staff merita un plauso perché avevamo preparato proprio questa situazione. Le distanze del pressing sono state azzeccate nella ripresa e così Bonaiti ha interpretato al meglio la posizione. Poi essendo più vicino a Metlika, ha creato più pericoli. Non è un caso: si erano tutti allineati molto bene».

In chiusura, una riflessione su Gregorio Tanco: è un peccato vederlo sbagliare queste occasioni, visto il suo potenziale: «Lui tocca 90-100 palloni a partita – spiega il tecnico italo-svizzero –. C’è il rischio, con il nostro tipo di gioco, di sbagliare quei palloni. Ma gli ho parlato più volte, gli ho detto cosa dovrebbe fare. E forse adesso che si è scottato davvero, giocherà più semplice. Come difende, come ci aiuta con la sua mentalità, è davvero un giocatore eccezionale. Poi l’ho sostituito perché rischiava il secondo giallo. Marrone lo ha sostituito benissimo, ma Tanco sa di aver sbagliato in quell’occasione. E i tifosi devono darci una mano come hanno fatto oggi, comprendendo la bravura dei nostri giochi».

Il giovane centrocampista Andrea Mallamo è ancora scosso da una partita che avrebbe meritato di vincere insieme ai compagni: «Quando fai queste partite c’è un po’ di rammarico perché abbiamo avuto tante occasioni e ne abbiamo concesse poche, forse solo una. Dispiace perché è un campo difficile e perché dopo lo svantaggio siamo riusciti a recuperare e a creare tante occasioni non finalizzate per sfortuna e per nostra imprecisione. Meritavamo i tre punti, questo è chiaro».

Il Lecco è stato padrone del campo e ha più volte sfiorato il gol. Ma è mancata la stoccata finale, quella giusta e definitiva: «Dipende molto da che squadra affrontiamo. Quando il Lumezzane attaccava lasciava spesso il limite dell’area libero, per cui cercavamo sempre la palla in verticale per depistare il loro pressing alto che all’inizio ci ha messo un po’ in difficoltà».

Il centrocampo del Lecco è stato molto positivo. Ha cambiato protagonisti, ma mai l’esito di una mediana che è sempre stata vincente, durante Lumezzane-Lecco: «All’inizio eravamo un po’ irretiti dal gol e dalle loro percussioni. Tutti e tre (Metlika, Bonaiti e Mallamo, n.d.r.) possiamo fare i tre ruoli del centrocampo e proviamo molto a scambiarci, ad alternarci. Così ci vengono in automatico. E più giochiamo più riusciamo a non dare punti di riferimento, così che gli avversari non riescono a venirci a prendere».

Cosa il gruppo abbia detto a Tanco, è chiaro: «Giochiamo sempre molto palla a terra e possono capitare questi errori. Per questo siamo andati a consolare Tanco per l’errore. E infatti si è visto che siamo tutti uniti e non lasciamo mai da solo nessuno. Se sbagli e i compagni ti aiutano, tutto finisce bene».

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