Sui fondali marini una rete elettrica vivente

Sui fondali di mari e oceani vivono microrganismi in grado di mangiare il metano , un gas serra molto più potente della CO2 , e ora si è compreso come ci riescono: due microbi molto diversi tra loro lavorano insieme formando una rete elettrica vivente , capace di consumare questo gas che fuoriesce dal fondale prima che raggiunga l'atmosfera . Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Science Advances e guidato dall'University of Southern California, che potrebbe portare a strategie innovative anche contro i gas serra prodotti dalle attività umane.

Nessun microrganismo da solo è in grado di consumare il metano, e infatti i ricercatori guidati da Hang Yu hanno scoperto che a fare il lavoro è una coppia inedita . Da un lato c'è un tipo di microbo appartenente agli Archea , uno dei tre grandi gruppi insieme a batteri ed eucarioti in cui sono divisi gli esseri viventi: questi scompongono il metano , ma il processo rilascia elettroni che, se non vengono presi in carico da un'altra molecola, bloccano tutta la reazione. Qui entrano in gioco i batteri , che non sono in grado di consumare il gas, ma aiutano gli Archea trasferendo gli elettroni alle loro molecole di solfato .

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