Ain, 'il nucleare è una scelta climatica ma anche di sicurezza e competitività'

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - Il nucleare torna al centro della strategia energetica italiana: 117.000 nuovi posti di lavoro potenziali, con una supply chain in Europa autonoma al 90% per fare fronte ad una domanda elettrica in crescita del 165% entro il 2030. Sono alcuni dei dati chiave del dossier "Nucleare in Italia: Dal dire al fare", presentato oggi dall'Associazione italiana nucleare (Ain) nel corso della Giornata Annuale, durante la quale è stato anche firmato il Memorandum con Anima Confindustria per rafforzare la filiera industriale nazionale.

Nell'intervento di apertura, Stefano Monti, presidente di Ain e dell'European nuclear society, ha richiamato la necessità di un approccio integrato alla transizione energetica verso la decarbonizzazione: "Le rinnovabili stanno aumentando la loro presenza nel mix energetico, ma da sole non bastano a garantire stabilità e sicurezza del sistema. Il recente accordo europeo che dal 2027 sancirà lo stop al gas russo conferma quanto sia urgente affiancare fonti programmabili, sicure e ad alta affidabilità. La forte espansione dei consumi elettrici - spinta da digitalizzazione, data center, intelligenza artificiale ed elettrificazione dei riscaldamenti - renderà questa esigenza ancora più evidente. E in un contesto geopolitico che ha mostrato tutta la fragilità della dipendenza dai combustibili fossili importati, il nucleare non rappresenta solo una scelta climatica, ma una leva strategica per la sicurezza degli approvvigionamenti e per ridurre lo svantaggio competitivo del nostro sistema industriale. Per questo l'Italia deve investire in filiere qualificate, competenze avanzate e capacità produttive in grado di sostenere una transizione credibile nel lungo periodo".

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