
Ansa Tecnologia
Giovedì 12 Giugno 2025
Foglie e licheni per difendere i beni culturali dall'inquinamento
E' arrivata a Buenos Aires la
tecnica
sperimentata con successo a Roma e Venezia, che vede l'utilizzo di
foglie e licheni
come
sistemi naturali
per difendere i
beni culturali
dall'i
nquinamento
, soprattutto quello causato dal
traffico cittadino
: questi organismi hanno infatti particolari proprietà che ne fanno ottimi sistemi per
monitorare i livelli
, nell'aria, di
particolato metallico
dovuto all'
uso dei freni
, che
potrebbe depositarsi
sulle
opere d'arte
danneggiandole. L'esperimento argentino,
pubblicato
sulla rivista Science of the Total Environment, è stato guidato da un gruppo di ricerca dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dell'Università di Siena e dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
"Dopo gli studi effettuati a Roma, a
Villa Farnesina
e al
Colle Palatino
, e a Venezia presso la
Collezione Peggy Guggenheim
- dice Aldo Winkler dell'Ingv, che ha coordinato lo studio - abbiamo
applicato il protocollo
di uso combinato di foglie e licheni in un contesto internazionale, a
Buenos Aires
, per verificare le potenzialità di questa metodologia in un
ambiente urbano differente
, ottenendo
ottime indicazioni
sulla
validità
generale di questo approccio per la conservazione preventiva dei beni culturali".
Per monitorare le sale del
Museo Nazionale delle Belle Arti
e del
Museo di Storia Nazionale
di
Buenos Aires
, i ricercatori hanno usato
licheni
, che derivano dall'unione tra un fungo e un altro organismo come un batterio o un alga, insieme a
foglie
di due piante diverse: il
frassino americano
e la
Jacaranda blu
, un albero originario del Sudamerica. "Lo studio - sottolinea Stefano Loppi dell'Università di Siena, tra gli autori della ricerca - ha dimostrato che la Jacaranda, albero iconico di Buenos Aires, è particolarmente indicata per offrire servizi di protezione dalla diffusione di particolato inquinante".
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