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Venerdì 05 Dicembre 2025
Il corallo arancione torna a Bagnoli, nonostante l'inquinamento VIDEO
I ricercatori hanno raccolto 88 colonie di Astroides calycularis naturalmente cadute sui fondali del Golfo di Napoli e le ha trapiantate nel Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli-Coroglio , un' area storicamente contaminata da attività industriali e dove il corallo era storicamente presente , almeno fino al 1946 , prima della fase industriale. Dopo quattro anni , quasi un terzo delle colonie è sopravvissuto , raddoppiando il numero di polipi che le compongono, triplicando la superficie occupata e, dato eccezionale, riproducendosi , dando vita a nuove giovani colonie in un ambiente considerato altamente ostile .
Si tratta di un risultato di grande rilievo nel campo del restauro e della conservazione delle specie formatrici di habitat del Mediterraneo. "Il successo del trapianto - commenta la ricercatrice Francesca Necci, prima autrice dello studio - mostra il potenziale della specie come strumento di riqualificazione ecologica , offrendo un modello replicabile anche in altri siti mediterranei in difficoltà ". Per Musco "i risultati dimostrano che il corallo non solo resiste, ma può contribuire a ricostruire habitat complessi anche in zone non ancora bonificate ". Questa scoperta , osserva, " apre nuove prospettive per gli interventi di restauro in aree costiere che ancora necessitano di azioni di ripristino ambientale".
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