
I sistemi basati sull’ Intelligenza Artificiale come ChatGpt non riescono a capire davvero che cosa sia un fiore e che cosa rappresenti per un essere umano : il problema è che tutto ciò che i chatbot sanno arriva da parole e in alcuni casi da immagini , e queste informazioni non possono compensare l’ assenza di un esperienza diretta , della possibilità di annusare , toccare o passeggiare in un campo pieno di fiori.
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour e guidato dall’Università Statale dell’Ohio, che ha messo a confronto come IA e umani vedono il mondo che ci circonda. I ricercatori guidati da Qihui Xu e Yingying Peng sono partiti da oltre 4.400 parole , da ‘fiore’ a ‘umoristico’, e hanno messo alla prova due famiglie di sistemi all’avanguardia: ChatGpt 3.5 e 4 di OpenAI e i modelli linguistici Palm e Gemini di Google.
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