Comunicato Stampa: CRV - Sandonà (Lega-LV): “Latteria Sociale Gazzo Centro, esempio unico di qualità"

Sandonà (Lega-LV): “Latteria Sociale Gazzo Centro, esempio unico di qualità dove la collaborazione è regola”


(Arv) Venezia 6 giu. 2025 -   “Le eccellenze di un territorio possono essere di vario tipo. E, in quell’Alta Padovana a forte vocazione artigianale e industriale, possono assumere la forma di una Latteria Sociale. Come quella di Gazzo Padovano, autentico polmone verde della zona per i prati stabili, le risorgive e gli allevamenti di vacche da latte. Si tratta di una realtà che dal 1928 riunisce i locali operatori del settore lattiero-caseario, l’unica dell’intera provincia. E che da allora concretizza e commercia prodotti di altissima qualità, come il Grana Padano Dop e l’Asiago”. Sono le parole con le quali il presidente della Prima commissione del Consiglio Veneto Luciano Sandonà ha introdotto la conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Venezia, nella sala stampa di palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale.
“Latteria sociale Gazzo Centro - ha aggiunto Sandonà - è un esempio di come l’unione faccia la forza. Lo dimostra l’azione coordinata e collaborativa dei 28 soci aderenti, dei dipendenti e dei tecnici, come pure delle famiglie alle spalle. I numeri parlano chiaro: la produzione ha superato le 35.000 forme di Grana Padano annue, con oltre 700 quintali di latte raccolti quotidianamente. Anche per il 2024 i riscontri sono molto positivi, visti i dividendi ottenuti. Il tutto, sempre all’insegna della qualità, sostenibilità e legame con la terra. Ma questa realtà ha dimostrato di avere altre grandissime capacità. Una è di aver coniugato perfettamente la tradizione con l’innovazione: se da un lato i formaggi e gli altri latticini prodotti sono l’espressione più bella del passato e presente agricolo della zona, ha saputo guardare al futuro grazie ad adeguati mezzi di trasporto e macchinari per la refrigerazione e la sicurezza alimentare. Un’altra, fondamentale qualità è di essere “glocale”: si parte localmente, ma si opera di fatto in tutto il mondo; questo, non solo perché la Latteria in questione esporta all’estero molte delle proprie forme, come il Gran Riserva, ma perché contrasta fenomeni diffusi come l’Italian Sounding. E in un primario da tempo minacciato dalla grande distribuzione, dalla concorrenza spietata di allevatori stranieri, dai ricavi bassi, diventa una fondamentale bocca d’ossigeno”.
“Essere qui oggi - ha sottolineato Ornella Leonardi, sindaco del Comune di Gazzo - significa, per noi, dare voce al territorio, portare con orgoglio la storia e la forza silenziosa delle nostre campagne, dei nostri produttori, della nostra comunità agricola. La Latteria Sociale Centro è uno degli emblemi più autentici di questa forza: è cooperazione, qualità, visione, un pezzo del nostro DNA, che ha saputo, dopo quasi cento anni di storia, restare fedele alle sue radici contadine e proiettarsi nel futuro con competenza e rigore. La Latteria vive nel cuore di un paesaggio straordinario e ancora poco conosciuto, quello dei Prati Stabili, un ecosistema unico, ricco di biodiversità, frutto dell'interazione secolare tra natura e agricoltura, oggi al centro di importanti progettualità di tutela a livello comunale, regionale e nazionale. Come amministrazione, crediamo profondamente nel valore ambientale e culturale di questo patrimonio e abbiamo avviato, negli ultimi anni, azioni concrete per la sua valorizzazione: dalla promozione dei prodotti agricoli d'eccellenza, come il Grana Padano, a iniziative culturali innovative, l'instant silent play realizzato con la compagnia teatrale La Piccionaia che accompagna il pubblico a conoscere il territorio in un'esperienza immersiva tra pascoli, storie e leggende, lungo il percorso che conduce dalla Latteria fino alla risorgiva del Fontanon del Diavolo. A tutto ciò si affianca ora un ulteriore tassello strategico: il progetto del “Quadrilatero dei Prati Stabili” che punta a creare un itinerario di mobilità lenta e sostenibile all'interno del comune di Gazzo, un anello verde che unisce cultura, paesaggio, salute e promozione economica, e che racconta un nuovo modo di vivere il nostro territorio: a piedi, in bicicletta, con lentezza e consapevolezza. Valorizzare un prodotto come il Grana Padano - fatto come si faceva una volta, ma con strumenti moderni - significa anche valorizzare la terra che lo genera, le acque che la irrigano, le comunità che la custodiscono. La Latteria Sociale Centro è un presidio agricolo, ma anche umano, un'impresa che unisce le generazioni, che crea valore, che mostra come si può fare impresa restando etici, legati ai territori e fieramente locali. In tempi in cui il mondo corre veloce, noi crediamo nella forza silenziosa delle radici. E in questo la Latteria è per noi un alleato naturale: produce eccellenza, ma al tempo stesso protegge e racconta un paesaggio, e questo la rende doppiamente preziosa. Siamo quello che mangiamo, e se il cibo che produciamo è buono, giusto e sostenibile, allora anche noi siamo più forti, più sani e più consapevoli”.
“Le mie parole sono soprattutto quelle di rappresentante di una grande famiglia cooperativa - ha evidenziato il Presidente della Latteria Valentino Tognato - ovvero la Latteria Sociale Centro, aderente al Consorzio Tutela Grana Padano, che da sempre costituisce una comunità agricola unita, fatta di soci, conferenti, dipendenti, tecnici e famiglie. Una realtà radicata nel Destra Brenta, in cui la collaborazione è la regola, non l'eccezione. Siamo nati nel 1928, da un gruppo di agricoltori che voleva dare più dignità al proprio latte. I risultati economici parlano chiaro: abbiamo raggiunto dividendi pari a 0,86 centesimi per litro di latte, un valore significativo, che testimonia una filiera efficiente e in grado di valorizzare il prodotto, una delle sfide più importanti del mondo agricolo. La nostra produzione ha superato le 35mila forme di Grana Padano all'anno, con una lavorazione giornaliera di oltre 700 quintali di latte, raccolti giornalmente. Il salto tecnologico nel corso del tempo è stato forte, ma non è cambiata, e non cambierà mai, l'anima di questo prodotto: la qualità unica del nostro latte, che deriva dalla presenza dei prati stabili, delle risorgive, dell'acqua pulita che attraversa il nostro territorio. È questo che fa la differenza, e che rende speciale il nostro Grana Padano, il cui top di produzione è rappresentato dal Gran Riserva, stagionato dai 30 ai 36 mesi. Circa l'80% delle forme viene ceduto a 10 mesi a vari acquirenti, che provvedono a distribuirle sui mercati italiani e internazionali; il restante 20% viene invece affinato direttamente da noi e venduto nel nostro spaccio di Gazzo. Il nostro è un processo rigoroso: al nono mese di stagionatura, il Consorzio Grana Padano effettua i controlli previsti per verificare che ogni forma possieda le caratteristiche del disciplinare DOP. Solo allora si appone il marchio a fuoco, che garantisce al consumatore l'eccellenza e la tracciabilità del prodotto. La nostra è l'unica cooperativa casearia che produce Grana Padano in tutta la provincia di Padova. Questo ci rende orgogliosi ma anche consapevoli del ruolo di responsabilità che ricopriamo. Oggi siamo qui non solo per celebrare un traguardo, ma per riaffermare un modello: quello cooperativo, agricolo, locale. Un modello che funziona quando le istituzioni, le imprese e le comunità camminano insieme, con uno sguardo lungo e una visione condivisa”.
“I Prati Stabili, e nel complesso tutta la zona del Destra Brenta - ha sottolineato il consigliere comunale con delega all’agricoltura Matteo Ramina - costituiscono una realtà molto particolare, caratterizzata dalla presenza di un foraggio di alta qualità che si traduce in formaggio di alta qualità, e di una filiera che utilizza macchinari innovativi per creare un formaggio che è particolare anche nel vasto quadro del Grana Padano: la peculiarità di questo prodotto sta nella manodopera del maestro casaro e nella tradizione portata avanti dal singolo, cui si aggiungono l’alpeggio estivo e la tradizione della transumanza, elementi che caratterizzano il nostro territorio e che continueremo a valorizzare”.

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