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Martedì 14 Ottobre 2025
Calcio, Sondrio: Vincenzo Minguzzi è il nuovo direttore sportivo
Il dirigente sportivo, con un passato in serie B e C, guiderà la squadra ultima in classifica nel girone B di serie D. Prima uscita ufficiale a Pavia
Sondrio
Il Sondrio ha un nuovo direttore sportivo: il ruolo, rimasto vacante dopo la turbolenta separazione della società del presidente Michele Rigamonti da Christian Salvadori, è stato ora assegnato a Vincenzo Minguzzi.
Nato a Russi nel 1955, ex portiere con esperienze in serie B (con tanto di promozione in serie A con il Pescara) e serie C, Minguzzi ha poi intrapreso la carriera di dirigente sportivo: direttore sportivo del Grosseto dal 2003 al 2015 ha portato i toscani dalla serie C2 alla serie B e ha poi ricoperto il ruolo al Teramo, al Pisa, alla Viterbese, con cui ha vinto la serie D, e all’Acireale, dove, nella passata stagione, è stato tra gli artefici della salvezza.
Ora questa nuova avventura a Sondrio: «Una bella avventura – la definisce lo stesso Minguzzi –: cercavo un posto dove poter lavorare bene e anche cercare di programmare un po’ di futuro. Sono appena arrivato e prima di prendere decisioni devo studiare la squadra, conoscere i giocatori, capire che caratteristiche e che potenzialità hanno e cosa hanno fatto anche in passato. Al momento ci sono tante difficoltà e la squadra è un po’ fragile, serve qualcosa in più a livello di spessore e personalità».
Un qualcosa che potrà arrivare anche dal mercato, specialmente in attacco, anche se ormai le società possono andare a caccia solamente dei calciatori svincolati: «Ci sono i problemi – ha proseguito il neo ds biancazzurro – legati agli ingaggi, alle caratteristiche, alla personalità e alla condizione fisica dei giocatori. Si tratta di cose che si sarebbero dovute fare in estate, ma che cercheremo di fare ora, fermo restando che bisognerà anche capire i tempi di recupero dei tanti infortunati che ci sono in rosa, i margini di miglioramento che possono avere i giocatori e bisognerà cercare di sfruttare le potenzialità della rosa».
Il Sondrio, dunque, con Vincenzo Minguzzi si proietta nel futuro per cercare di superare le difficoltà attuali, con la squadra di mister Marco Amelia ultima in classifica nel girone B di serie D con ancora zero punti dopo sette partite. Tutto questo avviene anche grazie a un assist proveniente dal passato: «Ho lavorato tanti anni al Grosseto, dal 2003, vincendo la C2 e poi la C1 e facendo la serie B con il presidente Camilli e l’ex allenatore del Sondrio Alessio Bifini è proprio di Grosseto ed è un mio amico. Lui mi ha sempre parlato benissimo del presidente, della città di Sondrio e delle strutture della società. Mi ha anche detto che la società aveva bisogno di una persona esperta, che lavorasse bene e la cosa, devo ammetterlo, mi ha stuzzicato. Così ho mandato un messaggio al presidente Rigamonti, ci siamo sentiti e poi lui mi ha invitato a Sondrio e ci siamo conosciuti».
Minguzzi, infatti, seppur non ancora direttore sportivo del Sondrio ha già assistito sulle tribune della Castellina alla sfida di Coppa Italia vinta dai biancazzurri contro il Breno ai calci di rigore per 9-8 e poi al match di domenica, valido per il campionato, in cui il Sondrio è stato superato in casa per 0-2 dalla Leon.
Ora arriverà, proprio per il neo ds, la prima “uscita ufficiale”, quella di domenica sul campo del Pavia, altra formazione pericolante, penultima in classifica con soli tre punti.
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