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Martedì 02 Dicembre 2025
Lecco, una tifoseria da serie B: numeri da grande piazza in trasferta
La tifoseria bluceleste vanta una media di presenze fuori casa superiore anche a club di serie A e B. A Vicenza messi a disposizione pochi biglietti rispetto alla capienza del settore ospiti, cosa che al Rigamonti-Ceppi non accade.
Lecco
La tifoseria del Lecco merita rispetto perché ha portato in tutte e otto le trasferte che i blucelesti hanno giocato ben 455 tifosi di media, con punte di 600-700 tifosi al seguito della squadra. Più di tante tifoserie di serie A e B. Basti dire che, dalle rilevazioni fatte finora, il Lecco risulterebbe superiore come media di tifosi presenti sugli spalti delle gare esterne: Pescara (B) 415 di media; Mantova (B) 383; Carrarese (B) 343; Cagliari (A) 332; Empoli (B) 270; Venezia (B) 192; Juve Stabia (B) 185; Frosinone (B) 182; Sassuolo (A) 163; Monza (B) 116; Sudtirol (B) 76; Virtus Entella (B) 55. Attenzione: stiamo parlando di biglietti staccati solamente nei settori ospiti quando si sa che tante squadre hanno tifoserie che comprano biglietti anche in tribuna o in altri settori e si confondono con la tifoseria locale, ma l’indicazione complessiva è che quella bluceleste è una tifoseria almeno da serie B.
Eppure i 600 spettatori della Curva Nord del Lecco, appena entrati allo stadio Menti di Vicenza, domenica scorsa, si sono chiesti: «Ma perché non ci hanno dato più biglietti?». Questioni di sicurezza, hanno spiegato. Questioni relative al Gos, fatto prima della partita. Non possiamo dubitare della bontà delle spiegazioni date dal Vicenza, ma di sicuro quel settore avrebbe potuto contenere tre volte tanti i tifosi del Lecco arrivati in Veneto. Un qualcosa da ricordare al Lecco per il futuro perché una cosa è certa: se pure non dubitiamo delle prescrizioni di sicurezza (che vengono decise dalla Questura, non dalla società calcistica), è pur vero che non si capisce come mai uno stadio da 11mila posti di capienza ospiti solamente 600 tifosi ospiti e il Rigamonti-Ceppi, magnanimo, ne possa ospitare 1500... Non ci sta. Bene che il cassiere del Lecco per Lecco-Vicenza, o altre partite di cartello, si fregherebbe le mani nel riempire la gradinata Sud dello stadio Rigamonti-Ceppi, ma, come successo a Vicenza dove il biglietto è costato 20.5 euro, si può semplicemente dare una dotazione minore di biglietti agli ospiti facendoli pagare di più.
Perché il sospetto è che, come succede a Como, in serie A, dove gli ospiti non sono più di 800-900, il desiderio mal celato delle società è di privilegiare i tifosi di casa, cosa giustissima, limitando molto l’apporto delle tifoserie ospiti. E allora che il Lecco, semplicemente, si adatti. Vero è che tra Lumezzane, Renate, Giana Erminio, Virtus Verona, Inter U23, Trento, Pro Vercelli, Novara, Albinoleffe, Ospitaletto, Pergolettese, Arzignano, Alcione, Dolomiti Bellunesi, Pro Patria, ma anche Cittadella, portano o hanno portato allo stadio lecchese poche decine di supporters. Insomma, tranne Vicenza, Triestina e Brescia, c’è poco da ridurre la capienza: è un non problema. Ma in alcune partite si potrebbe anche destinare parte della Sud, dividendola opportunamente e creando una separazione con una parte di settore vuoto, la curva a posti supplettivi per i nostri tifosi. Insomma, basta regalare spazi a tifoserie ospiti che o non ci sono, o, mutatis mutandis, ai blucelesti dedicano pochissimo spazio. Non è ripicca, è giusto sfruttamento di una risorsa, la tifoseria di casa, che va sempre privilegiata come succede in qualsiasi altro stadio.
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