Calolziocorte, per il torrente Carpine al via nuova tranche di lavori da 600mila euro

Approvato il quadro economico aggiornato per il secondo lotto degli interventi. Il Comune punta alla messa in sicurezza di un’area fragile e soggetta a frane, chiedendo nuovi fondi per affrontare criticità emerse in fase esecutiva.

Calolziocorte

Il Comune di Calolziocorte ha approvato il nuovo quadro economico per il secondo lotto degli interventi di messa in sicurezza del torrente Carpine. Il costo complessivo dell’opera sale a 600 mila euro, a fronte di un aggiornamento dei prezzi e della necessità di affrontare criticità impreviste emerse in fase di progettazione esecutiva e ambientale.

L’intervento, già finanziato in parte con fondi statali per 295 mila euro, si inserisce in un contesto idrogeologico delicato: il torrente Carpine, soggetto a piene improvvise, ha nel tempo eroso un canyon profondo e instabile tra le frazioni di Sala di Calolzio e Monte Marenzo. In località Ravanaro, oltre, il versante presenta da anni fenomeni franosi attivi. Le opere previste si articolano su due ambiti: lungo l’alveo del torrente, nei pressi del guado di località Cantelli, saranno eseguiti scavi, sistemazioni spondali e intasature con pietrame per una lunghezza complessiva di 180 metri.

Più a monte, invece, si interverrà per stabilizzare il fronte franoso con lavori di consolidamento, drenaggi e modellamento del versante. Parte dei maggiori costi deriva dalla complessità dei luoghi. Infatti, per permettere ai mezzi meccanici di raggiungere le zone di intervento, il progetto prevede la realizzazione di percorsi temporenei. A questi costi, vanno poi aggiunti tutti quelli necessari per la movimentazione dei materiali e il loro smaltimento. La Giunta del sindaco Marco Ghezzi ha deliberato la richiesta di un’integrazione al finanziamento iniziale giudicando l’opera strategica per la tutela del territorio e delle infrastrutture sottostanti. In caso di esondazione del torrente, infatti, potrebbero venire danneggiate infrastrutture fondamentali come il collegamento ferroviario Lecco-Bergamo e la ex 639.

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