Costituzione ai 18enni, un pomeriggio di dialogo con i giovani di Piateda

In occasione della festa tricolore, il Comune ha celebrato i neomaggiorenni del paese. Non solo la consegna della Carta, ma anche testimonianze di rinascita e scelte consapevoli, e l’intervento del maresciallo Chiarot sul senso di comunità

Albosaggia

Anche quest’anno, come da tradizione, l’amministrazione comunale di Piateda ha incontrato i neo diciottenni del paese. Un ritrovo che sta diventando un appuntamento molto ricco di spunti, in quanto non si “riduce” (anche se già questo sarebbe importante) alla consegna della Costituzione ai ragazzi, ma ad un pomeriggio da trascorrere insieme fra socialità e società, cultura e partecipazione, sensibilizzazione e conoscenza.

«Abbiamo promosso l’iniziativa in occasione della Festa della Repubblica – fa sapere l’amministrazione guidata dal sindaco, Simone Marchesini -. È stato un incontro piacevole e intenso, l’occasione per dialogare con i ragazzi, ripercorrendo valori importanti e scrutando nel futuro, per una comunità ricca di speranze e di belle possibilità».

I giovani hanno accolto l’invito con piacere e hanno seguito con attenzione la presentazione del libro “Ero un bullo” di Andrea Franzoso in cui si richiama l’importanza del linguaggio e delle scelte. Nel libro si racconta la storia di Daniel Zaccaro, alle scuole medie un bullo temuto da tutti, carico di rabbia e aggressività. Daniel sente che l’unico modo per guadagnarsi il rispetto è incutere paura e non temere niente, neanche di fare un colpo in banca. E infatti, lui le rapine arriva a farle per davvero, finché finisce al Beccaria, il carcere minorile. È considerato un ragazzo perduto, irrecuperabile.

A segnare la svolta, l’incontro con don Claudio, il cappellano del carcere. Daniel viene affidato alla sua comunità, che accoglie i “ragazzi difficili”, e lentamente impara a guardare le cose da una nuova prospettiva. Un racconto interessante e coinvolgente che si è inserito nel contesto di un pomeriggio in cui i giovani hanno raccontato anche le loro aspirazioni e obiettivi. A completare il puzzle della giornata la presenza del comandante della stazione dei Carabinieri di Ponte in Valtellina, Eros Chiarot, sempre disponibile quando si tratta di parlare con i ragazzi e di fare sensibilizzazione. Il maresciallo Chiarot ha fatto un richiamo al senso di coesione della comunità. Infine l’associazione Avis – presente insieme ad altri sodalizi di Piateda - ha lanciato il proprio messaggio sull’importanza del donare.

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