Distacco di massi alla Foppa di Novate. Attimi di paura ieri mattina al risveglio

Un boato attorno alle 5.45, senza alcuna conseguenza sull’abitato sottostante. Verso la realizzazione del vallo di protezione dell’area: sarà lungo 550 metri, lavori entro il 2026

Novate Mezzola

Con la paura gli abitanti della Foppa a Novate Mezzola hanno imparato a conviverci da molti anni. Un sentimento che è serpeggiato anche ieri mattina tra chi era sveglio o è stato svegliato dalla frana verificatasi sull’ormai celebre versante quando erano circa le 5.45. Un rotolamento di sassi che ha fatto un gran baccano, ma non ha minimamente interessato zone abitate. La parte di versante interessata è quella non verso Montagnola ma verso Mezzo al piano.

«Si è sentito un botto, quasi una specie di fucilata, poi ho visto dei massi staccarsi e scendere a terra – commenta un abitante della zona - . Nulla di grave, ma non bisogna prendere questi eventi alla leggera. C’è da augurarsi che siano semplici smottamenti, che non vi sia qualche fenditura profonda e che le intemperie prima o poi non provochino danni maggiori». Il pensiero non può che correre all’episodio più grave, tra i tanti, avvenuto nel mese di dicembre del 2022 che aveva portato all’evacuazione di una ottantina di persone.

C’è una buona notizia, comunque. La Comunità montana, per bocca del presidente Davide Trussoni, ha comunicato che in questi giorni sono stati consegnati i lavori riguardanti la realizzazione del vallo di protezione nella zona. Operazione da 2,7 milioni di euro che dovrebbe partire nei prossimi giorni e terminare durante l’inverno 2025-2026. L’intervento è suddiviso nella realizzazione del vallo vero e proprio, che avrà una lunghezza di 550 metri per 7 di altezza e la posa di due barriere paramassi metalliche nella parte a ovest dell’area di intervento. Barriere lunghe 30 e 40 metri per un’altezza di sei metri.

Oltre al vallo e alle barriere sarà realizzata una strada bianca di manutenzione che dovrà garantire l’accesso ai fondi interclusi, per ridurre al minimo l’impatto del cantiere sulla normale routine delle persone, e una volta terminate le altre opere si procederà alla asfaltatura della viabilità esistente. Ovviamente il vallo sarà interamente inerbito per ridurne l’impatto visivo. L’idea del vallo, il secondo che negli ultimi mesi viene realizzato a Novate visto che lo scorso autunno si sono conclusi i lavori di quello a protezione della statale 36 e della ferrovia in zona Pozzo di Riva, è venuta dopo che Comune di Novate Mezzola e Comunità montana avevano commissionato una modellazione dei possibili scenari di frana.

Il risultato era stato abbastanza preoccupante con una ipotesi peggiore che vedeva i sassi arrivare su case poste decisamente lontano dal piede del versante.

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