Omicidio di Joele:

«Siamo innocenti»

Colpo di scena al processo iniziato in Inghilterra

I quattro lituani imputati rigettano l’accusa

Nibionno

Clamorosa svolta nel processo per l’assassinio di Joele Leotta: ieri a Maidstone, nella fase preliminare, gli imputati accusati di averlo brutalmente ucciso a calci e pugni si sono dichiarati tutti innocenti.

Il ventenne di Nibionno morì lo scorso 20 ottobre in seguito al brutale pestaggio subìto mentre si trovava in Inghilterra, a Maidstone, per imparare l’inglese lavorando come cameriere.

Ieri i quattro lituani - in carcere da allora con l’accusa di omicidio - hanno rigettato l’accusa; hanno negato, inoltre, d’avere avuto intenzione di ferire seriamente l’amico del nibionnese, Alex Galbiati, di Rogeno.

L’udienza era quella cruciale prevista dal diritto anglosassone, durante la quale gli imputati – dichiarandosi colpevoli o innocenti – determinano il procedimento.

I quattro lituani sono stati immediatamente rimandati in carcere. Andranno a processo, che si aprirà il 7 aprile. Sarà quindi allora che si scriverà un’altra dolorosissima pagina della drammatica vicenda: proclamandosi innocenti, infatti, i lituani hanno manifestato la decisione di affrontare il dibattimento; al contrario, se avessero ammesso gli addebiti, avrebbero avuto accesso al procedimento breve con sconto di pena.

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