
Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 05 Giugno 2025
Sondalo: lupi avvistati e filmati in Val di Rezzalo vicino alle baite
«I tre esemplari fanno parte del branco presente nella zona della Val Grande, della cui presenza siamo da tempo informati. Era da un po’ che non si vedevano anche se nel Parco i controlli sono quotidiani»- rivela il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, Franco Claretti.
Sondalo
Mercoledì tre lupi sono stati avvistati in Val di Rezzalo, in località Teat. Passano velocemente vicino alle baite, del tutto ignari della presenza umana. Qualcuno è infatti riuscito a filmarli mentre era al sicuro, probabilmente in una baita oppure all’interno di un’auto. Il primo lupo che appare nel video, quello che guida il branco, scruta la situazione e dopo non aver evidentemente rilevato nessun pericolo, arrivano anche gli altrui due elementi del branco. Se ne vanno altrettanto velocemente così come erano arrivati. Non hanno mostrato interesse nell’avvicinarsi ulteriormente alle baite, non hanno tentato di entrare. Nulla ha attirato la loro curiosità. Il video è diventato virale in rete. «I tre lupi fanno parte del branco presente fra la Val Grande e la Val di Rezzalo, della cui presenza siamo da tempo informati. Era da un po’ di tempo che non si vedevano anche se nel Parco i controlli sono quotidiani»- rivela il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, Franco Claretti. La visione del video ha allarmato la gente che ha le baite in quella zona.
«Tra pochi giorni andremo in montagna con i nostri animali e i nostri bambini: dai che siamo in bella compagnia! Ho la sensazione che i nostri sacrifici di tutto l’inverno siano inutili, forse è ora di fare qualcosa» è la preoccupazione che lancia una signora della zona. Claretti tranquillizza : «Sono cento anni che il lupo nelle nostre zone non aggredisce nessuno e qualcosa vorrà pur significare. Non ci sorprende che il lupo ci sia avvicinato alle baite, non c’era nessuno e chi l’ha filmato o era in baita oppure in auto ed il lupo non sente l’odore dell’uomo se questo è in un luogo chiuso. Sono solo tre i motivi per i quali il lupo potrebbe attaccare. Il primo è che abbia la rabbia ma ormai questa malattia è stata debellata, il secondo motivo è che si senta sfidato e si senta in pericolo. Il terzo motivo è che attacchi perché affamato e non abbia trovato nulla da mangiare».
Insomma coloro che hanno e baite in Val di Rezzalo oppure gli escursionisti che vogliono recarsi in zona lo potranno fare senza troppi patemi, almeno secondo le rassicurazioni degli esperti. Il direttore Claretti fa chiarezza anche sul presunto incontro ravvicinato che sarebbe avvenuto settimana scorsa in Valfurva all’imbocco della Val Zebrù dove una donna sarebbe stata avvicinata dal lupo con fare minaccioso: «Noi non abbiamo avuto nessuna segnalazione e neppure le forze dell’ordine ne hanno avuto, piuttosto in zona era stato segnalato un cane lupo cecoslovacco che agli occhi dei non esperti potrebbe trarre in inganno- precisa Claretti-. Ma il cane si era avvicinato alle persone, mentre il lupo non si sarebbe avvicinato. In un prato o in montagna chi non è esperto fa fatica a distinguere il lupo dal cane lupo cecoslovacco. Il lupo ha la mascherina bianca sul muso molto marcata il cane lupo cecoslovacco no; la coda del cane lupo cecoslovacco è lunga e fluente, quella del lupo è più corta e tozza. Sule tibie il lupo due righe nere marcatissime». Particolari inconfondibili per gli addetti ai lavori, forse non così semplici da individuare per chi si trovasse comprensibilmente impaurito in un potenziale incontro ravvicinato.
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