Sondrio, caccia al pirata della tangenziale

La Polizia locale stringe il cerchio sull’automobilista che sabato ha causato il grave incidente all’uscita di via Vanoni e poi è fuggito. Il motociclista Marco Mendozzi, 54 anni, è stato dimesso ma dovrà affrontare un lungo percorso di cure

Sondrio

Potrebbe essere questione di ore l’identificazione del pirata della strada che sabato mattina, con una manovra vietata, ha provocato il grave incidente lungo la tangenziale di Sondrio, all’altezza dell’uscita di via Vanoni, per poi fuggire senza prestare soccorso. La Polizia locale, che conduce le indagini, sta stringendo il cerchio grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi delle immagini delle telecamere, che hanno già fornito elementi significativi sull’auto pirata: un’auto nera di grossa cilindrata.

Il motociclista coinvolto, Marco Mendozzi, 54 anni, residente nel Milanese ma originario di Aprica, è stato dimesso dall’ospedale e ora si trova a casa. Le fratture riportate nello scontro lo costringeranno a un lungo percorso di cure, ma il rientro al domicilio rappresenta un primo passo positivo.

Accanto al sollievo per le sue condizioni, resta la rabbia per l’atteggiamento dell’automobilista. La moglie di Mendozzi ha rivolto nei giorni scorsi un duro appello al responsabile: «Se hai il coraggio, fatti avanti: prendi le tue responsabilità. Mio marito sta soffrendo, non riesce a camminare. Vergognati».

Intanto la vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza della tangenziale di Sondrio. Numerosi i commenti sui social, tra solidarietà e denuncia. «Su quella strada rischio un frontale ogni giorno da anni, per colpa di incoscienti e incivili come quello che ha causato l’incidente di tuo marito» scrive Riccardo R. «L’anarchia regna sovrana, servirebbe un autovelox ogni cento metri».

Anche Silvia B. esprime vicinanza alla famiglia Mendozzi: «Mio marito percorre spesso quella strada in moto e ho sempre paura che accada ciò che state vivendo. Speravo che, grazie alle testimonianze, fosse già stato individuato. Vi auguro tutto il bene possibile».

La comunità attende ora una svolta nelle indagini. L’identificazione del pirata sembra vicina, mentre cresce la richiesta che, oltre alla giustizia per la vittima, arrivino anche interventi concreti per rendere più sicura la tangenziale di Sondrio.

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