1Il tracciato della Superstrada 36 da un lato e la complanare dall’altro. In mezzo una distesa di rifiuti. La maleducazione spinge a liberarsi anche dei vecchi televisori e in ogni caso la pulizia della zona latita2Nei boschetti a marginedella Superstrada il panorama non cambia: tra i rifiuti anche materassi. Condanna per chi sporca ma urgono"
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Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 30 Gennaio 2014
Superstrada, rifiuti ovunque
Da Annone a Nibionno, scempio
L’ennesima denuncia porta alla luce discariche a cielo aperto che non possono rimanere tali
La reazione ai rimpalli di competenze: «Uno scempio che dura da vent’anni: intervenga la Procura»
1Il tracciato della Superstrada 36 da un lato e la complanare dall’altro. In mezzo una distesa di rifiuti. La maleducazione spinge a liberarsi anche dei vecchi televisori e in ogni caso la pulizia della zona latita2Nei boschetti a marginedella Superstrada il panorama non cambia: tra i rifiuti anche materassi. Condanna per chi sporca ma urgono"
title="1Il tracciato della Superstrada 36 da un lato e la complanare dall’altro. In mezzo una distesa di rifiuti. La maleducazione spinge a liberarsi anche dei vecchi televisori e in ogni caso la pulizia della zona latita2Nei boschetti a marginedella Superstrada il panorama non cambia: tra i rifiuti anche materassi. Condanna per chi sporca ma urgono"
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Annone - «A questo punto, sto valutando i margini per un esposto alla Procura della repubblica: da vent’anni si protrae questo scempio, è ora di finirla».
Natale Sandri, di Bosisio, percorre spesso la pista tra statale 36 e boschi, imbattendosi in «una vera e propria discarica a cielo aperto che – afferma – sembra paradossalmente non indignare nessuno».
La sua è l’ennesima denuncia: qualche tempo fa a trasformarsi in reporter per caso era stato Rino Gilardi, fabbro lecchese a propria volta in giro sulla cosiddetta ciclabile tra Annone e Nibionno.
Il fenomeno si presenta sempre in tutto il suo squallore: percorrendo il tracciato, come minimo ci si imbatte in pattume, bottiglie e bottigliette, fazzolettini, sacchetti spesso lanciati dalle auto in corsa sulla 36 (specialmente di ritorno dalle gite domenicali) che presto si spaccano e riversano il putrido contenuto attorno. C’è persino dell’altro: come dimostra l’album prodotto da Natale Sandri, si trovano televisori, materassi, mobiletti, intere stanze da letto dismesse e gettate.
Così Sandri ha contattato tutti: sindaci, amministrazione provinciale, Anas. L’ultimo passo, «se l’avvocato confermerà i margini», sarà l’esposto alla Procura: «Parto dal presupposto – dice Sandri – che il primo dovere del pubblico amministratore sia garantire l’igiene pubblica».
Tutti i dettagli nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola venerdì 31 gennaio.
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