«Un raggio di luce»: Chiavenna prega e ricorda suor Maria Laura Mainetti

Una veglia intensa ha celebrato, nella Collegiata di San Lorenzo, i 25 anni dal martirio della religiosa, a quattro anni dalla beatificazione, alla presenza del cardinale Oscar Cantoni, di numerosi giovani e delle autorità civili e istituzionali

Chiavenna

Una veglia di preghiera in ricordo della beata suor Maria Laura Mainetti a 25 anni esatti dal suo martirio in Poiatengo e a quattro dalla sua beatificazione, davvero particolare. Con rappresentazione scenica in Collegiata, in San Lorenzo, venerdì, alla presenza del cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, dei ragazzi di “On the road”, sodalizio che ha scelto la suora dei giovani come emblema della propria attività, del sottosegretario di Regione Lombardia allo sport e alle politiche giovanili, Federica Picchi, del sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, e del suo delegato allo sport, Daniele Ciapponi.

E, come sempre, nei primi banchi, le suore Figlie della Croce cui apparteneva la beata Maria Laura Mainetti, tutti a bocca aperta a seguire il dialogo inscenato ai piedi dell’altare da Federico Benna, nei panni di un clown, e da Chiara Nonini, in quelli di suor Maria Laura, col petto insanguinato a causa delle 19 coltellate ricevute nella buia stradina della zona dei crotti di Chiavenna la sera del 6 giugno 2000. Pressoché alla stessa ora ora in cui si è tenuta la veglia di preghiera, orchestrata da don Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna, e da don Federico Pedrana, sacerdote della Capanna di Prata, e animata dai canti della corale parrocchiale femminile di Nuova Olonio “Gocce di speranza” con musica dal vivo.

Una gioa, una festa, “un raggio di luce”, come lo ha definito il vescovo, rappresentato da suor Maria Laura il cui ricordo vive in chi l’ha conosciuta e ha vissuto la tragedia della sua morte ed è portato a coloro che, invece, non hanno vissuto quegli anni. «perché siete voi - ha esortato il cardinale Cantoni dal pulpito -, voi giovani a dove essere apostoli dei giovani. Siete voi che dovete portare il messaggio di suor Maria Laura ai vostri coetanei perché si destino dal torpore. Perché nonostante siano sfiduciati, arrabbiati, chiusi nei loro mondi e nei loro pensieri, possano essere raggiunti da quel raggio di luce ed entrare nella grazia di Dio». E i tanti giovani presenti alla veglia hanno raccolto subito l’esortazione del vescovo e, al termine della celebrazione, accompagnati da don Federico Pedrana, sacerdote che ogni sabato sera è in mezzo ai giovani della Valchiavenna, letteralmente “on the road”, hanno raggiunto il Continental di Colico «per andare incontro ai ragazzi - ha detto don Federico -, perché buona parte di loro è lì per la festa di fino anno scolastico e allora è lì che dobbiamo andare per portare il nostro messaggio».

Sono scesi a Colico insieme ad alcuni volontari della “Capanna di Prata” non prima, però, di ricevere la benedizione del cardinale Cantoni che ha chiamato tutti i giovani presenti in chiesa, animatori dei Grest o meno, attorno all’altare della Collegiata per recitare la preghiera a suor Maria Laura ed essere benedetti al cospetto della reliquia della medesima, un frammento di un sasso insanguinato con il quale era stata colpita. Con la veglia si sono chiuse le celebrazioni religiose per i 25 anni dal martirio, ma si aprono quelle laiche con la costituzione del Tavolo per le politiche giovanili della Valchiavenna cui partecipa anche il sottosegretario Federica Picchi.

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