Economia / Lecco città
Venerdì 12 Dicembre 2025
Confartigianato Lecco: un anno di crescita e sguardo al futuro digitale
L’associazione celebra un 2025 di partecipazione intensa e guarda al 2026 con un focus sui giovani e sull’innovazione, per valorizzare i mestieri artigiani
Lecco
Confartigianato Imprese Lecco chiude un anno attraversato da una partecipazione intensa, che ha dato continuità alle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario e ha confermato il ruolo dell’associazione come riferimento per la comunità artigiana. Il percorso, costruito attorno a un forte senso di identità condivisa, ha coinvolto migliaia di artigiani, cittadini e realtà del territorio, puntando sulla capacità di raccontarsi e di valorizzare competenze e relazioni.
Ilaria Bonacina, presidente dell’associazione, sintetizza così il senso di questi mesi: «È stato un anno entusiasmante, che ha confermato e consolidato ulteriormente lo strettissimo legame tra l’associazione, le imprese e il territorio, valorizzando relazioni, competenze e progettualità che sostengono la crescita del comparto artigiano». Bonacina insiste sulla centralità delle persone e sulla volontà di mostrare come i mestieri artigiani siano tutt’altro che attività di secondo livello: «Il patrimonio più prezioso che porteremo con noi nel 2026 è costituito dalle relazioni. Da soli si corre, ma insieme si va lontano. Continueremo a camminare accanto alle nostre imprese, con una visione chiara e un’attenzione particolare ai giovani, nei quali credo in modo viscerale. Dobbiamo spiegare che i mestieri artigiani non sono di serie B, ma spesso impregnati di innovazione e tecnologia».
Nel suo intervento, la presidente ha sottolineato come le aziende del territorio stiano già affrontando il passaggio verso le nuove tecnologie, dalla robotica all’intelligenza artificiale, con implicazioni dirette anche sulla comunicazione e sui linguaggi digitali. «Ci sono nuove professioni, come il social media manager o i tecnici che lavorano con i droni, che non esistevano e che oggi sono fondamentali per le nostre imprese. Gli imprenditori non possono rimanere ancorati alle vecchie logiche. Il nostro compito è accompagnarli senza paura, perché le tecnologie spaventano solo quando non le si conosce».
Per Bonacina, la sfida vera non è soltanto adeguarsi agli strumenti, ma far percepire ai ragazzi il valore delle opportunità professionali legate all’artigianato. «Il futuro nasce dalle scuole e dai progetti sul territorio. Dobbiamo far capire che nelle nostre aziende non c’è solo il martello e il cacciavite. Ci sono processi produttivi complessi, innovazione, percorsi creativi e tecnici che parlano il linguaggio del presente».
Nel bilancio dell’anno emerge anche il lavoro svolto da Confartigianato come associazione di servizi. Matilde Petracca, segretario generale, lo ha spiegato anche durante l’assemblea di novembre: «Il 2025 ci ha ricordato che la nostra forza nasce dalla coesione. La comunità artigiana lecchese non è soltanto un insieme di imprese, ma un sistema vivo, capace di stare unito nelle sfide e di crescere attraverso le relazioni». Petracca ha richiamato il senso profondo del lavoro quotidiano degli uffici, fondato sull’ascolto e sull’affiancamento: «Il concetto su cui si basa tutto è che il servizio è dato per il cliente prima di tutto, con l’aiuto dell’associato. Non siamo una realtà statica, ma seguiamo ciò che in quel momento serve al socio».
Secondo Petracca, il valore dell’associazione sta nella capacità di adattarsi ai bisogni reali delle imprese, mantenendo un’identità netta e condivisa. «Confermiamo che i nostri clienti dei servizi sono soddisfatti, malgrado il contesto geopolitico ed economico complesso. Alcuni servizi restano con noi proprio perché riconoscono qualità, presenza e vicinanza». Una posizione che restituisce l’immagine di un’associazione radicata, dinamica e capace di muoversi con continuità tra rappresentanza, visione e operatività.
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