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Mercoledì 03 Dicembre 2025
Lecco, inaugurati i nuovi spazi del centro per l’impiego della Provincia
La Regione Lombardia ha finanziato l’intervento di riqualificazione con oltre due milioni di euro. Hofmann: «Spazi accoglienti per chi cerca lavoro».
Lecco
Nuovi spazi per orientare al lavoro. Sono stati inaugurati questa mattina, in corso Matteotti, i nuovi locali della Provincia di Lecco e del Centro per l’Impiego, alla presenza di autorità provinciali, rappresentanti militari e religiosi, funzionari regionali e del personale del servizio, guidato dalla dirigente Cristina Pagano. A rappresentare Regione Lombardia l’assessore all’Istruzione e Formazione Simona Tironi, il sottosegretario Mauro Piazza e il consigliere Gian Mario Fragomeli. Presenti anche il consigliere provinciale Antonio Pasquini e il prefetto Paolo Ponta.
(Foto di Sandro Menegazzo)
L’intervento di riqualificazione, finanziato dalla Regione con oltre due milioni di euro, ha ridisegnato l’ingresso e valorizzato il quarto piano, dedicato alle attività del Centro per l’Impiego e al collocamento mirato. Un investimento che, per la presidente della Provincia, Alessandra Hofmann, rappresenta un passaggio simbolico, oltre che strutturale. «Grazie a Regione Lombardia. Chi ricordava com’era questo ingresso fino a due anni fa oggi resta a bocca aperta», ha commentato. «Siamo davanti a uno spazio grande, luminoso e accogliente. Qui riceviamo persone che cercano lavoro o una nuova dignità professionale e la qualità dell’ambiente fa parte dell’immagine che diamo del servizio».
(Foto di Sandro Menegazzo)
Hofmann ha ripercorso il cammino amministrativo dell’opera: «È stato uno dei primi progetti che ho seguito dal mio arrivo, nel 2021. L’ho visto nascere, ottenere i finanziamenti, trasformarsi in cantiere e poi in ciò che tutti vediamo oggi». Ha ricordato anche gli interventi già realizzati al Centro per l’impiego di Merate, nel 2023, e quelli programmati sul primo piano dell’edificio di Lecco, con lo stanziamento di un altro milione di euro, con conclusione prevista nel 2026. «La Provincia porta a terra le deleghe regionali sul lavoro e lo fa con una rete che funziona. Se siamo intorno al 3 per cento di disoccupazione, il merito è di chi ogni giorno accompagna cittadini e imprese», ha sottolineato Hofmann.
L’assessore Tironi ha richiamato il lavoro congiunto fra istituzioni e operatori. «Regione Lombardia da sola non basterebbe: qui c’è stato un gioco di squadra vero», ha affermato. «Dietro questi servizi ci sono persone competenti, motivate e formate. Vogliamo riportare il lavoro al centro, senza lasciare indietro nessuno». Gli investimenti regionali hanno riguardato sia le strutture sia il personale, con un piano di potenziamento che porterà a 90 gli operatori impegnati sul territorio. «La fragilità va sostenuta con spazi adeguati e con professionalità capaci di rispondere ai bisogni di una società che cambia», ha aggiunto. Tironi ha poi ricordato il ruolo del patto territoriale e il coinvolgimento delle scuole nel concorso per il logo, definendolo «un esempio concreto di collaborazione istituzionale». Ha citato anche i percorsi di formazione interna per gli operatori: «Ventitré progetti che hanno visto il personale partecipare in massa. È un segno di crescita di tutto il sistema».
Nel suo intervento, il sottosegretario Mauro Piazza ha invece collegato l’opera alla storia recente dell’ente. «Questa provincia ha compiuto trent’anni proprio questa settimana. Se qualcuno si chiedeva a cosa sarebbe servita, l’esperienza dei centri per l’impiego è una risposta chiara», ha commentato. Piazza ha poi richiamato il valore della delega regionale: «Le province sanno fare bene ciò che è vicino ai cittadini e qui lo si vede in maniera evidente. La frontiera della formazione e del lavoro è davvero quella su cui si gioca il tema della competitività dei nostri territori e della nostra Regione».
«Il lavoro è sempre al centro e dobbiamo dare risposte concrete a tutte le persone che arrivano qui, spesso con percorsi difficili o di fragilità alle spalle». Lo ha sottolineato il consigliere provinciale con delega al Centro impiego, Formazione professionale e Istruzione Antonio Pasquini durante l’inaugurazione del “nuovo” spazio lecchese dell’ente. «Il dialogo tra istituzioni, scuole e imprese è fondamentale per offrire opportunità concrete ai cittadini», ha sottolineato, evidenziando come – anche durante l’inaugurazione – gli utenti continuassero a recarsi all’interno degli spazi. «Il centro non si ferma mai, e questo dimostra quanto sia centrale il lavoro per la nostra comunità».
Pasquini ha voluto rimarcare il ruolo della rete: «Non si tratta di una struttura autoreferenziale, ma di un sistema che sa e soprattutto vuole dialogare con gli altri attori: fare sistema con il territorio, con le imprese e con le scuole, in primis con l’Ufficio scolastico territoriale, permette di valorizzare le competenze e di dare risposte efficaci ai cittadini, che entrano qui alla ricerca di un’occupazione». Il consigliere provinciale ha chiuso ringraziando il personale del Centro: «Ogni giorno, qui, si collabora con dedizione, con anche la dottoressa Cristina Pagano: si tratta di una squadra performante, che crede davvero in ciò che fa».
Il prefetto di Lecco, Paolo Ponta, ha richiamato il senso costituzionale dell’ente provinciale: «La Provincia ha senso perché la Costituzione stabilisce il principio di sussidiarietà: l’ente più vicino al cittadino esercita funzioni delegate da Stato e Regione. Qui la Provincia è un ente utile, e questo centro per l’impiego ne è un esempio concreto». Ponta ha sottolineato il valore del lavoro per la dignità delle persone: «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e la persona acquista dignità quando può fare qualcosa di utile per la società, a prescindere dalla propria condizione sociale, economica o abilità. Questo centro è accogliente e funzionale: onore agli architetti e alle imprese che l’hanno realizzato». Il prefetto ha richiamato anche l’importanza della collaborazione tra enti: «La Lombardia è sicuramente una regione in cui le disposizioni costituzionali vengono attuate in modo attento. Provincia, scuole, imprese, forze dell’ordine e uffici statali compiono insieme la loro funzione al servizio della collettività, mettendosi al servizio di chi ha più bisogno».
La cerimonia si è conclusa con la benedizione del prevosto Bortolo Uberti, a suggellare il nuovo percorso del centro e a sottolineare il valore umano dell’accoglienza e del lavoro come strumento di dignità e inclusione sociale.
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