Un albergo in un vagone ferroviario:
a Galbiate sbarca il turismo esperienziale

Il progetto è di installare sul lago a Sala nelle vicinanze della ex pizzeria un treno nel quale trascorrere un’insolita vacanza. Dubbi dell’opposizione

Galbiate

Il turismo esperienziale approda a Sala al Barro: l’amministrazione comunale ha deciso di accogliere l’idea dell’insediamento di una struttura sul lungolago; trattandosi di area pubblica - come precisato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Esmeralda Geraci - sarà necessaria la procedura con possibilità di ulteriori manifestazioni di interesse. Se a farsi avanti saranno più di uno, l’amministrazione potrà valutare le diverse proposte; attualmente, sul piatto ce n’è una, di per sé originale e sufficiente a mettere in moto la procedura, tanto quanto a infiammare il dibattito.

L’idea del privato che si è fatto avanti è di installare sul lungolago a Sala al Barro - nelle vicinanze della ex pizzeria - un vagone ferroviario attrezzato, in cui chi vorrà fare questa esperienza potrà trascorrere una insolita vacanza; il turismo esperienziale si basa su una ricettività che permetta una connessione profonda con il luogo visitato e la Regione Lombardia sta investendo nel sostegno, con un bando da 15 milioni di euro per le strutture ricettive, sia alberghiere che extra-alberghiere, secondo la delibera di Giunta del 20 maggio scorso, per migliorare l’offerta turistica e l’attrattività con attività singolari che connettano, appunto, i visitatori con il territorio e la sua cultura.

A Galbiate, tuttavia, all’opposizione consiliare (anche di centrodestra) non piace l’idea di «creare un possibile precedente - mettono in guardia i gruppi rappresentati da Attilio Tentori e da Angelo Agostani - con strutture in un luogo la cui naturalità è invece da tutelare; inoltre, l’iniziativa per cui viene avviata la procedura fa l’interesse pressoché solo del privato, con scarsissima rilevanza pubblica».

Come se non bastasse, il dibattito si accende sui 30.000 che il Comune spenderà per la realizzazione di parcheggi di fianco alla ex pizzeria stessa. Per Tentori «questo intervento stranamente scavalca tutte le altre necessità di sistemazione di parcheggi, come quelli del cimitero e del centro sportivo di Villa Vergano: entrambi necessitano di riqualificazione da anni e sono molto utilizzati. Perché si dà invece priorità all’intervento a Sala, per agevolare un’attività che peraltro non neppure iniziata?». Per il sindaco «non si tratta affatto di finanziare i parcheggi per un’attività nuova: il fatto è che sul lungolago i parcheggi non ci sono, mentre a Villa Vergano esistono e si tratta semmai di riqualificarli. Inoltre a Sala la spesa è anche quella dell’acquisizione dell’area, che consentirà di raddoppiare gli spazi attuali». Per Agostini «in verità a Sala il parcheggio c’è: piccolo, ma c’è, a fianco della pizzeria e per giunta lì i parcheggi servono principalmente solo nel periodo in cui ci sono i fiori in vendita in un’altra attività, sempre privata. Quindi, secondo noi l’attenzione dovrebbe essere anzitutto per i cittadini di Sala, che invece non possono usufruire del lungolago per altri motivi e il parcheggio certamente non lo usano. Meglio sarebbe destinare i 30.000 euro per tentare di trovare una soluzione e per fare un sottopassaggio della strada provinciale in modo che i residenti abbiano la possibilità di attraversare sicuri e andare a prendere una boccata d’aria sul loro lago. Non solo: va ricordato che, inoltre, la ciclabile a lago è ancora incompleta ed è in ballo da decenni».

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