
Autobus sostitutivi dei treni,
ogni giorno 230 corse
In totale, in questi tre mesi «saranno effettuati 1,4 milioni di chilometri su bus», come confermano dall’ufficio stampa di Trenord
Sondrio - Lecco
Oltre cinquanta autobus impiegati ogni giorno e condotti - a rotazione - da più di sessanta autisti. Per un totale di circa 230 corse giornaliere. Parlano da soli i numeri resi noti da Trenord in merito al servizio sostitutivo che, fino al 14 settembre, garantirà i collegamenti da Tirano a Lecco e da Chiavenna a Colico in assenza del treno.
Per l’azienda lombarda si tratta di uno sforzo senza precedenti - almeno in provincia di Sondrio - per la quarta estate consecutiva di cantieri sulla linea ferroviaria. In passato, infatti, le chiusure hanno riguardato tragitti ben più circoscritti: stavolta, invece, l’interruzione si estende su 137 chilometri di binari, di cui la maggior parte ossia 110 - fra Lecco e Tirano, mentre i restanti 27 sono localizzati in Valchiavenna.
Insomma, una situazione senza dubbio complessa da gestire. Basti pensare che, in totale, in questi tre mesi «saranno effettuati 1,4 milioni di chilometri su bus», come confermano dall’ufficio stampa di Trenord. Nulla è stato lasciato al caso. La gestione delle 230 corse giornaliere di pullman - affidate a fornitori esterni, a riprova della complessità effettiva della faccenda: per garantire il servizio sono state reclutate aziende di trasporti provenienti da tutta Italia - tiene conto di una suddivisione della tipologia di utenza. Infatti, «in corrispondenza dei treni in arrivo a Lecco da Milano, partono bus per Varenna e Colico, con fermate in tutte le stazioni, e bus diretti per Colico, Morbegno, Sondrio, Tresenda e Tirano, senza fermate intermedie».
In altre parole, i turisti che desiderano raggiungere le più iconiche località lariane hanno delle corse loro dedicate, differenziate da quelle previste per la Valtellina: un vantaggio non da poco per i pendolari locali, che così non corrono il rischio di rimanere a piedi a Lecco per via dell’affluenza record in direzione Varenna.
In proposito, l’azienda ricorda che «tutti i giorni, il personale di assistenza di Trenord è presente a Lecco, Varenna, Tirano e Milano Centrale per assistere i viaggiatori nella salita/discesa dai bus e indirizzare i clienti, oltre a monitorare l’entità dei flussi». Un team composto da circa trenta persone, che diventano quaranta nel fine settimana e che, «sulla base delle esigenze, si spostano anche in altre località». A ciò si aggiunge il personale delle biglietterie di Colico, Morbegno e Sondrio.
Le informazioni in tempo reale - come ricordano sempre da Trenord - sono disponibili sull’app e sul sito, dove è stata creata una sezione apposta con date e aggiornamenti sullo stato dei cantieri. Pure sulla pagina web di Rete ferroviaria italiana - la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si sta occupando delle opere di manutenzione su tutta la rete locale - è riportato l’elenco dei lavori.
Come in altri settori, ormai anche in questo caso è scattato il conto alla rovescia per le Olimpiadi invernali 2026: per il prossimo febbraio, infatti, le opere previste dovranno essere concluse, così da offrire un servizio ferroviario di livello per quanti raggiungeranno la provincia di Sondrio in occasione delle gare a cinque cerchi. Naturalmente, però, lo sforzo di Rfi non si limita al solo periodo dei Giochi, durante il quale verosimilmente saranno potenziate le corse da e per la Valtellina: l’auspicio è che sul territorio rimanga un’eredità tangibile di questo evento straordinario, con evidenti ricadute sul benessere dei pendolari e dei viaggiatori.
I lavori previsti, infatti, puntano a innalzare gli standard qualitativi finora offerti sulle linee locali. Con l’obiettivo, di conseguenza, di migliorare di gran lunga il servizio: già nei primi mesi di quest’anno si è visto un cambiamento, con il passaggio dal 68% del 2024 all’attuale 78% di corse giunte a destinazione in orario lungo la Milano-Lecco-Sondrio-Tirano. Nella lettura di questi dati, comunque, bisogna tenere conto del fatto che «la puntualità della linea è da tempo condizionata dai lavori infrastrutturali» previsti appunto per le Olimpiadi. «Per questo motivo - spiegano da Trenord -, il collegamento ha già registrato interruzioni prolungate del servizio nelle estati e in numerosi weekend, con impatto diretto e indiretto sulle performance». Lo scopo finale - ossia poter contare su un servizio di livello diventa ancor più significativo se si pensa alle esigenze dei pendolari. In tal senso, dall’azienda assicurano che «è stato avviato un confronto continuativo con sindaci e istituzioni del territorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA