Raffica di furti fra Mandello e Abbadia

I colpi avvengono fra le 17.30 e le 19. Diverse le abitazioni prese di mira tutte con la stessa tecnica

Mandello

E’ allarme furti sul territorio tra Abbadia e Mandello. Dopo il lungo elenco di episodi che nelle scorse settimane hanno colpito le frazioni di Laghetto e Villatico a Colico, i ladri si sono spostati nell’area del basso lago. Difficile dire se si tatti della stessa banda, le modalità sono comunque molto simili: entrano in casa appena cala il buio, dalle 17.30 alle 19, quando molti sono ancora fuori, scardinano le serrature o gli infissi e una volta all’interno mettono tutto a soqquadro, portando via oggetti d’oro, soldi e telefonini. Cercano soprattutto merce facile da asportare e poi smerciare.

Ad Abbadia è stata colpita soprattutto la zona di Borbino dove avrebbero addirittura aperto una cassaforte, mentre a Mandello è stato smontato un generatore della corrente. La tensione è alta, le forze dell’ordine girano sul territorio, ma purtroppo non possono essere ovunque. Tra la gente c’è parecchia paura visto che trovarsi faccia a faccia con un ladro, che potrebbe anche essere armato, non è certo una bella esperienza. Una serie di episodi che fanno credere alla presenza di un “palo”, o comunque di persone che prima di agire controllano il territorio e le abitudini delle persone così da entrare nelle abitazioni quando non c’è nessuno. Si sospetta che siano giovani o comunque agili visto che scavalcano muri e cancelli con facilità, e potrebbero avere un mezzo, un’auto o un furgoncino ben nascosto in zona pronto per caricare la refurtiva e scappare facendo perdere le tracce. Nel frattempo Margherita Mangioni, consigliere di minoranza ad Abbadia, ha chiesto al sindaco Roberto Azzoni, di organizzare un incontro pubblico con i cittadini, alla presenza di carabinieri e polizia locale, per ricevere consigli utili sui comportamenti da tenere per prevenire furti e aumentare la sicurezza; chiarire le modalità di segnalazione e di richiesta e utilizzo delle immagini delle telecamere. Durante la serata ci sarebbe modo anche di segnalare zone poco illuminate o altre criticità.

Furti ma anche truffe sempre più curate nei dettagli tanto da sembrare delle comunicazioni ufficiali. Nel mandellese è allarme, tra gli ultimi tentativi, la telefonata di un finto addetto della propria banca che chiede di spostare dei soldi su un altro conto corrente, a trarre in inganno il numero sul display tanto simile a quello dell’istituto di credito così da ridurre i sospetti. A chi domanda ulteriori precisazioni sollevando dubbi viene fornito il numero di una fantomatica caserma dei carabinieri, ed anche in questo caso molto simile a quello autentico, peccato che dietro il ricevitore a rispondere ci sia un complice del truffatore. In questi giorni inoltre è arrivato su molti telefonini un messaggio falso ma ben costruito tanto da sembrare vero “Nexi: è stato richiesto un pagamento da eur 1.400 dal suo conto corrente, se non è stato Lei chiami il servizio antifrode 350.9242545”. Nel messaggio ci sono però parecchie lettere maiuscole e parole non precise che dovrebbero mettere il sospetto. Ma c’è chi si è spaventato e ha chiamato dando i dati del conto. P. San.

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