
Varenna rinuncia alla “Festa del Lago”: troppi turisti, salta lo storico spettacolo pirotecnico
Overtourism e viabilità compromessa costringono la Pro Varenna a cancellare la tradizionale ricorrenza, in programma per il primo sabato di luglio
Varenna
Troppa gente in paese e troppe difficoltà nel gestire la viabilità con il passaggio dei pullman sostitutivi dei treni. Il paese stretto nella morsa dell’overtourism e la Pro Varenna si vede costretta a cancellare lo spettacolo pirotecnico che come da tradizione illumina il golfo il primo sabato di luglio, e la rievocazione storica dello sbarco dei rifugiati dall’isola Comacina alla Riva grande.
La 42esima edizione della “Festa del Lago” sarà ridotta ad uno stand con prodotti con qualche leccornia della tradizione nell’area dei giardini di Olivedo, con un programma che verrà definito nei prossimi giorni. «Ci spiace tanto ma abbiamo deciso di non organizzare la manifestazione che fa parte della nostra tradizione - spiega Piero Campanari, presidente della Pro Varenna -, non ci sono le condizioni di sicurezza. Negli anni passati grazie all’aiuto del gruppo degli Alpini e del Comune siamo sempre riusciti a gestire la viabilità con una fila di auto su entrambi i lati di viale Polvani, posizionando un’ambulanza pronta ad intervenire nel malaugurato caso di necessità. Attualmente con il continuo passaggio di pullman nel centro storico, e le tante persone in giro non ci sono le condizioni di sicurezza».
Ma non solo: la “Festa del Lago” rischia di muovere anche 5mila persone per ammirare lo spettacolo pirotecnico, e considerato il già pienone sarebbe complicato riuscire ad accoglierle. «Non ci sono proprio le condizioni per organizzare l’evento, proviamo anche solo a pensare se qualcuno si sentisse male e le difficoltà per soccorrerlo – prosegue Campanari -. Se il prossimo anno la situazione a Varenna tornerà alla normalità proporremo un ricco programma di iniziative». Nessun problema economico, la Pro Varenna con la collaborazione del Comune ha sempre proposto un’iniziativa di richiamo ma per l’edizione 2025 non è possibile. Da un lato la chiusura della linea ferroviaria da Lecco a Tirano per la riqualificazione della rete in previsione delle Olimpiadi 2026, con l’introduzione del servizio di bus sostitutivi e i conseguenti disagi viabilistici.
Dall’altro l’overtourism che da qualche stagione sta creando difficoltà al territorio con un passaggio continuo di gente che rende complicata la quotidianità dei residenti. Niente fuochi d’artificio e niente rievocazione a Riva grande, con lo spettacolo che si allaccia alla storia, con un gruppo di figuranti a bordo delle barche, che impersonano gli esuli scappati dall’isola Comacina e approdati a Varenna. Nel 1169 i comaschi sbarcarono sull’isola Comacina seminando distruzione e costringendo gli abitanti alla fuga. Gli isolani scapparono a bordo di barche con tutti i loro averi e si rifugiarono a Varenna che venne detta “Insula Nova”. Qui ad accoglierli sul spiaggia c’erano i varennesi.
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