
Cronaca / Lecco città
Giovedì 10 Luglio 2025
Abbadia: sparano al gatto, ora rischiano grosso
L’episodio domenica sera a Borbino. La nuova legge prevede per i responsabili fino a 4 anni di carcere
Abbadia
-Sparano ad un gatto con un’arma, presumibilmente una carabina ad aria compressa e lo feriscono al fegato, con il rischio che Dado, un cucciolone di un anno, non ce la faccia. La frazione di Borbino, domenica 6 luglio in serata è stata teatro di un grave episodio, ed ora fatta la segnalazione alle forze dell’ordine, chi ha sparato rischia una multa pesante, e qualora il gatto non riuscisse a farcela, una condanna da 6 mesi a 4 anni di carcere e una multa fino a 60mila euro.
La legge Brambilla entrata recentemente in vigore rende pesanti condanne e sanzioni a chi se la prende con gli animali, che sono esseri senzienti e devono essere rispettati. «Domenica sera Dado è entrato in casa con il con il collo insanguinato, abbiamo visto la ferita, lo abbiamo portato dal veterinario che gli ha fatto la radiografia è emerso che ha un pallino nel fegato. Pallino da arma ad aria compressa, che al momento starebbe fermo ma che necessita di cure, il rischio è che si muova e comprometta il fegato che è un organo vitale - raccontano i proprietari di Dado -. E’ sconcertante quanto successo, un episodio crudele anche perché stando alla radiografia pare che Dado sia stato colpito mentre era sdraiato. E’ un gatto e ogni tanto fa qualche passeggiata fuori casa, ma non si allontana oltre».
Purtroppo non è il primo episodio. «Già in passato avevano sparato ad un nostro gatto e avevamo dovuto sopprimerlo - proseguono -. Dado ora è ricoverato in una clinica veterinaria a Desio e speriamo riesca a riprendersi. Episodi come questi non devono più verificarsi». Capita che i gatti sentano l’istinto di uscire di casa, di fare un giro, e capita pure che magari finiscano nel cortile o nel giardino di chi è infastidito dalla loro presenza, ma sparare è un gesto crudele. La sfortuna di Dado è stata quella di avvicinarsi a qualcuno che non sopporta gli animali, ma non è neppure da escludere che ci sia chi spara con armi ad aria compressa così tanto per divertirsi, come se fosse un gioco nonostante il pericolo, ed abbai colpito il gatto. Avrebbe potuto colpire anche un bambino o una persona di passaggio.
Qualche tempo fa si erano verificati altri episodi simili anche in centro paese, a San Giorgio tra Abbadia e Mandello, e anche nella stessa frazione di Borbino, senza dimenticare i bocconi avvelenati che vengono lasciati in giro per colpire cani e gatti. Tra gli ultimi episodi quelli di Lecco. Ora le forze dell’ordine dovranno fare delle verifiche per riuscire ad individuare chi ha sparato, e per applicare la nuova legge.
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