Caos sulla Lecco-Tirano: bus sostitutivi nel mirino, esplode la protesta dei pendolari

Il Comitato “Treni in Orario Valtellina-Valchiavenna” denuncia: «Situazione di vera emergenza»

Sondrio

La chiusura estiva della linea ferroviaria Lecco-Tirano, programmata da tempo per lavori infrastrutturali, sta generando forti disagi per pendolari, turisti e residenti. Il servizio di autobus sostitutivi, predisposto per garantire la continuità dei collegamenti tra la provincia di Sondrio e l’area metropolitana milanese, è finito al centro delle critiche per inefficienze e problemi organizzativi.

A segnalare la situazione è il Comitato “Treni in Orario Valtellina-Valchiavenna”, che denuncia «bus che partono in anticipo lasciando a piedi i viaggiatori, bus troppo pieni per accogliere altre persone, situazioni di vera emergenza come Lecco e i paesi della costa lariana». Secondo il Comitato, questi disservizi stanno causando «tensioni, proteste e manifestazioni di esasperazione che vanno inevitabilmente a gravare sui dipendenti di Trenord e sugli autisti dei bus sostitutivi, posti spesso in condizione di insicurezza e pericolo».

Il timore è che, con l’arrivo del picco turistico estivo, i problemi possano aggravarsi ulteriormente. «È facilmente immaginabile quello che potrà succedere – si legge nel comunicato – quando si entrerà nel vivo della stagione turistica con flussi in movimento sulla direttrice Milano-lago di Como-provincia di Sondrio che tutti gli analisti danno in forte aumento».

Accanto alle criticità del servizio, si è aperta anche una polemica politica. Alcuni esponenti locali di Fratelli d’Italia, tra cui il consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini, hanno denunciato problemi di ordine pubblico legati alla presenza di giovani, in particolare di origine nordafricana. In risposta, il Comitato critica quello che definisce un tentativo di spostare l’attenzione: «Invece di assumersi le proprie responsabilità riconoscendo di non essere stata in grado di organizzare in maniera efficiente il sistema dei bus sostitutivi, la destra cerca di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema della sicurezza».

Nel mirino del comunicato anche i riferimenti, ritenuti strumentali, ai cosiddetti “maranza”: «Soffiano sul fuoco della xenofobia diffusa e invocano il rafforzamento dei sistemi di sicurezza come soluzione ai problemi di ordine pubblico emersi».

Il Comitato richiama infine l’attenzione sulle responsabilità politiche nella gestione del trasporto pubblico locale: «Trenord fu creata nel 2011 da Formigoni e da allora assessori ai trasporti sono stati esponenti della destra, fino a che dopo le ultime regionali la poltrona è stata sfilata dalle mani della Lega per essere assegnata a Fratelli d’Italia nella persona di Franco Lucente». E conclude con una domanda retorica: «Con chi prendersela allora se i disservizi continuano? Solo con i “maranza” o soprattutto con chi comanda ed è ben pagato per farlo?».

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