Cronaca / Lecco città
Mercoledì 03 Dicembre 2025
Lecco: via il passaggio a livello e nuovo sottopasso a Pescarenico, Comune e RFI al lavoro
L’amministrazione e Rete Ferroviaria Italiana valutano interventi su due punti critici: il passaggio a livello di via Fra’ Galdino e il sottopasso di via Capodistria.
Lecco
Un sottopasso in via Rosmini al posto del passaggio a livello di via Fra’ Galdino a Pescarenico. È solo una delle idee che Comune di Lecco e Rfi stanno valutando congiuntamente. «L’interlocuzione con Rfi ha riguardato sia la soppressione del passaggio a livello di via Fra’ Galdino che l’allargamento del sottopasso già esistente di via Capodistria. Quest’interlocuzione va avanti da diversi mesi. Ora proseguiranno gli approfondimenti sia sul lato tecnico sia su quello economico» conferma il sindaco Mauro Gattinoni.
Benché si tratti ancora di un iter allo stadio embrionale, l’ipotesi di due interventi significativi sui due principali punti di interferenza tra strade e ferrovia in città apre scenari nuovi per la viabilità lecchese. Il passaggio a livello di via fra’ Galdino, in particolare, si trova molto vicino alla stazione e quindi entra spesso in funzione creando code da un lato in quell’area di Pescarenico, dove peraltro ci sono luoghi molto frequentati come il nido “Arcobaleno” e il nuovo parco l’isola della felicità, e dall’altro verso la rotatoria all’incrocio con via Fiandra e via Polvara. Uno snodo, quest’ultimo, tra i più critici della viabilità lecchese, tanto è vero che già nel piano generale del traffico urbano, il documento programmatico approvato dal Comune di Lecco a metà 2020, si immaginava una riqualificazione di quella rotatoria con eliminazione del semaforo e contestuale individuazione di un nuovo ingresso al deposito dei bus. Se nel prossimo futuro fosse eliminato il passaggio a livello, magari creando davvero un sottopasso in via Rosmini, chiaramente le prospettive per la viabilità in quell’area cambierebbero.
Dall’altro lato della città c’è via Capodistria, dove il problema è la ridotta sezione del sottopasso ferroviario: sotto quel ponte due macchine affiancate non passano. Questo problema vale in particolare per i mezzi pesanti che trasportano sostanze infiammabili, impossibilitati a transitare per l’attraversamento della statale 36 sotto la città di Lecco fino a quando lo stesso non sarà omologato al loro passaggio. Molti di questi mezzi hanno dimensioni tali da rendere complicato il passaggio dal sottopasso di via Capodistria e pertanto possono percorrere esclusivamente il lungolago, una delle zone più frequentate della città in particolare dai pedoni. Le criticità, però, si creano soprattutto in caso di incidenti: se il lungolago si blocca, i veicoli con gli infiammabili non hanno a disposizione una reale alternativa.
Secondo il piano generale del traffico urbano, oltre all’allargamento della sezione del sottopasso sarebbe auspicabile anche regolare in modo più efficace l’intersezione tra via Capodistria e lungolario Piave mediante la creazione di una rotonda da 23 metri diametro utile a moderare la velocità dei veicoli. Un’ipotesi, quest’ultima, che, assieme a quella per una nuova rotatoria tra via Amendola e corso Martiri e alla riapertura del “fagiolo” delle Meridiane è destinata ad animare il dibattito sul futuro della viabilità lecchese.
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