Cronaca / Lecco città
Venerdì 12 Dicembre 2025
Nuova cabina elettrica al Rigamonti Ceppi: il progetto c’è
Dopo mesi di tensione fra Comune e Calcio Lecco, un primo passo concreto per migliorare lo stadio
Dopo mesi di tensioni e polemiche, arriva un primo segnale concreto sul futuro dello stadio di Lecco. La Giunta comunale ha infatti approvato il progetto per la realizzazione di una nuova cabina di trasformazione elettrica, un intervento tecnico ma strategico, necessario per sostituire il generatore oggi presente garantire la piena funzionalità dell’impianto e scongiurare cali di tensione che, in passato, hanno alimentato preoccupazioni e attriti.
Il tema dello stadio è stato a lungo terreno di confronto – spesso acceso – tra il Comune e la Calcio Lecco, soprattutto nei momenti più delicati della recente storia sportiva bluceleste. Le criticità strutturali, i problemi legati agli impianti e i tempi degli interventi hanno più volte acceso il dibattito pubblico, con rimpalli di responsabilità e prese di posizione che hanno evidenziato una distanza non solo tecnica, ma anche politica e gestionale.
Ora, però, qualcosa sembra muoversi. L’intervento approvato dall’amministrazione comunale prevede un investimento di 180.000 euro, che verrà affidato tramite procedura diretta per accelerare i tempi. La nuova cabina, realizzata in container tecnico, sarà posizionata a pochi metri dall’attuale cabina Enel e garantirà l’alimentazione elettrica necessaria allo stadio, anche in via provvisoria, mettendo in sicurezza lo svolgimento delle partite e la presenza degli spettatori.
Il cronoprogramma punta a un avvio rapido dei lavori, con l’obiettivo di completare l’installazione entro la fine dell’anno, un elemento non secondario in un contesto che, negli ultimi anni, ha visto spesso il fattore tempo trasformarsi in motivo di scontro.
«Come annunciato pochi giorni fa, la nuova cabina sarà presto al suo posto – ha dichiarato l’assessore allo Sport Emanuele Torri –. Questo intervento è il primo step nel percorso di ammodernamento dello stadio, da condividere con la società».
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