Calco, via libera al mutuo da 416mila euro per l’area polifunzionale di via San Vigilio

Il progetto dell’area coperta al parco di via San Vigilio a Calco costerà 566mila euro: 150mila anticipati dal Comune, il resto tramite mutuo trentennale. Approvato dalla sola maggioranza

Calco

La realizzazione dell’area polifunzionale nel parco di via San Vigilio costerà 566 mila euro. Per finanziare l’intervento, Calco anticiperà 150 mila euro mentre il resto della cifra, pari a 416 mila euro, sarà finanziato attraverso un mutuo trentennale con la Cassa depositi e prestiti. Il via libera all’accensione del mutuo è arrivato dai soli consiglieri di maggioranza. Contrari, invece, quelli di minoranza, che hanno rilevato come i costi dell’opera pubblica, nel giro di pochi anni, siano quadruplicati.

Per arrivare al progetto definitivo, che sarà illustrato alla cittadinanza nel corso dell’assemblea pubblica del 3 luglio alle 20,45 in sala consigliare, l’amministrazione Motta ha faticato moltissimo. La prima ipotesi risale a tre anni fa, quando nel giugno 2022 l’amministrazione comunale annuncia un progetto per andare incontro alle richieste delle associazioni che vogliono evitare di montare e smontare ogni volta il tendone per le feste estive. Si parla di un costo di 200 mila euro, di cui oltre la metà sostenuti grazie agli oneri di urbanizzazione della Growermetal. Il progetto viene poi modificato e inviato alla Soprintendenza, che tuttavia lo boccia, ritenendolo troppo invasivo.

Segue un lungo confronto. Alla fine arriva l’autorizzazione alla realizzazione di una struttura assai più complessa e costosa di quella iniziale, sia per le richieste architettoniche sia per le scelte progettuali. «Riguardo al progetto - ha spiegato il primo cittadino - l’amministrazione ha potuto dire ben poco. Potremmo anzi dire che il progetto lo ha deciso la Soprintendenza. Si tratta comunque di una struttura che le associazioni attendono da moltissimi anni, direi da una trentina. Abbiamo deciso di proseguire perché la richiesta arrivava dalle associazioni e di conseguenza dalla popolazione». Le parole del sindaco e l’annuncio della presentazione del progetto alla popolazione, prima che alla minoranza, hanno scatenato gli interventi dell’opposizione.

Prima Marianna Comotti e quindi Giacomo Bonfanti si sono dichiarati contrari alla sottoscrizione del mutuo, non all’opera in sé. La prima ha sottolineato di essere stata chiamata ad autorizzare un mutuo «a scatola chiusa», non avendo «idea del perché i costi iniziali, che dovevano essere coperti quasi per intero con gli oneri di urbanizzazione di un’azienda, siano cresciuti diventando una cifra importante». «Ho presente l’area, il fatto che occorra effettuare interventi sulle fognature, che i bagni hanno bisogno di una sistemata e che un’area coperta sarebbe utilissima. Ma da qui ad arrivare a 566 mila euro di lavori, ce ne corre». Sulla stessa linea d’onda il collega Bonfanti. Mentre infine l’ultimo consigliere di minoranza, Tiziana Sala, ha espresso timori in merito a possibili atti vandalici, osservando che la struttura sarà utilizzata sei mesi all’anno, mentre gli altri sei potrebbe essere in balia di chiunque.

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