Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 10 Dicembre 2025
Merate, assolto l’ex sindaco Panzeri: era accusato di diffamazione
L’ex sindaco era accusato di aver diffamato Anna Ronchi durante un consiglio comunale. Il commento dopo la sentenza: «Un’esperienza che spero di non dover ripetere, ma che mi lascia sereno e consapevole del modo in cui ho operato»
Merate
«Sono veramente contento e soprattutto sollevato perché con la sentenza di oggi (9 dicembre, ndr) il tribunale di Lecco ha dichiarato la mia totale innocenza rispetto alle accuse di diffamazione per la parole pronunciate durante il consiglio comunale del 9 giugno 2020».
Così l’ex sindaco Massimo Panzeri ha commentato il verdetto del processo che lo vedeva imputato per avere pronunciato frasi diffamatorie nei confronti di Anna Ronchi, che si occupava del bilancio di Retesalute.
Tutto era nato dalla scoperta del buco nei conti dell’azienda che gestisce i servizi socio-sanitari del territorio meratese e casatese, e che ne aveva poi determinato la liquidazione. La querela di Ronchi però scattata nel momento era stata accusata di avere gestito la situazione a suo vantaggio. I revisori avevano infatti scoperto che la stessa aveva effettuato un bonifico sul proprio conto da quello di Retesalute. In realtà, tale spostamento di denaro era avvenuto successivamente a un primo bonifico, dal conto di Ronchi a quello di Retesalute, per garantire all’azienda la disponibilità economica per pagare gli stipendi ai dipendenti. Un’azione inconsueta, ma determinata dal fatto che, come più volte era stato ribadito in diverse sedi, l’azienda erogava ai Comuni soci servizi sottocosto.
Della questione, il sindaco aveva parlato durante il consiglio comunale del giugno 2020 e, riferendosi all’azione di Ronchi, aveva mimato con la mano un gesto, come se si intascasse soldi.
«Oggi posso davvero considerare chiuso un percorso che, mio malgrado, mi ha portato a conoscere da vicino le aule dei tribunali – aggiunge a distanza di anni –. La considero un’esperienza che spero di non dover ripetere, ma che mi lascia sereno e consapevole del modo in cui ho operato. Chiudo questo capitolo con il cuore più leggero e lo sguardo rivolto al futuro».
Solidarietà a Panzeri è arrivata dal collega Alfredo Casaletto che ha ricordato come «spesso il dibattito pubblico legato alla politica, a qualsiasi latitudine, diventi teatro di aspro contraddittorio laddove le critiche, anche sferzanti, costituiscono il presupposto democratico necessario per la crescita e lo sviluppo di ogni comunità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA