Merate, Fiera di Sant’Ambrogio: impennata di presenze, quasi diciottomila

Quasi 18mila visitatori hanno affollato le strade durante i due giorni di fiera. Eccellenti risultati per l’edizione 2025. La maggior parte delle utenze proveniva dalla provincia di Lecco, incremento di visitatori da Monza e Brianza.

Merate

Quasi diciottomila visitatori per la fiera di Sant’Ambrogio, che ha riempito di gente le strade cittadine nelle giornate di domenica e lunedì. Un risultato eccezionale, soprattutto rispetto a come era andata negli ultimi anni, anche se non è possibile parlare di record mancando i dati con cui comparare i numeri raccolti da Confcommercio Lecco attraverso le cellule telefoniche.

Quest’anno, per la prima volta, Confcommercio, in accordo con il Comune di Merate, ha infatti monitorato l’accesso alla fiera raccogliendo i dati delle celle telefoniche della zona. Nei due giorni di fiera, 7 e 8 ottobre, Merate ha registrato 13.011 visitatori, per un totale di 17.642 visite (se si contano anche i residenti in città).

Analizzando i numeri con la metrica della provincia, il maggior numero di visitatori arriva chiaramente da quella di Lecco (6.853) ma numerosi sono stati anche quelli giunti dalla vicina provincia di Monza e Brianza (3.454), in forte crescita rispetto alle precedenti edizioni. Più distanti i visitatori che sono arrivati dalle province di Milano (901) oppure da quella di Bergamo (186). Guardando ai singoli Comuni della provincia di Lecco, oltre ai meratesi spiccano gli arrivi da Osnago (858), Lomagna (694), Missaglia (673) e Robbiate (517). Tra i 274 visitatori stranieri, 55 provengono dalla Romania, 42 dalla Polonia, seguiti da Spagna (19) e Francia (18).

Le visite alla fiera si sono divise equamente nei due giorni a disposizione, con una prevalenza per la domenica, scelta dal 54,5% dei visitatori, rispetto al 45,5% che è invece arrivato lunedì 8, giorno dell’Immacolata. La preferenza per la domenica è stata ancora più marcata tra visitatori regionali (57,1%), provinciali (51,6%), nazionali (65,5%) e stranieri (64,8%). Una volta raggiunto il centro, i visitatori si sono fermati alcune ore: oltre il 35% dei visitatori è rimasto in città tra 1 e 2 ore, mentre più del 20% si è trattenuto tra 2 e 4 ore.

Secondo Confcommercio e l’amministrazione comunale, questi dati dimostrano che «le diverse nuove proposte e attività inserite nell’ambito della fiera (area spettacoli, mostre, mappa con programmazione completa degli eventi, luci natalizie) e la collaborazione con la parrocchia, pro loco, sponsor, associazioni, volontari e commercianti hanno giovato per la riuscita e il rinnovamento complessivo dell’offerta che ha visto una crescita dei visitatori anche fuori provincia».

Certamente uno stimolo per l’assessore al commercio Giampiero Airoldi a impegnarsi ancor di più per l’edizione del prossimo anno che potrebbe risultare ancora più bella e attrattiva di quella del 2025 dove sono comunque state inserite numerose novità, dalla distribuzione della “pomella” agli innamorati ai concerti sotto le mura di Castello Prinetti.

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