
Cronaca / Valsassina
Domenica 06 Aprile 2025
Dalla Valsassina alla Valsugana per studiare la lavorazione del legno
Direttivo e tecnici hanno fatto una visita aziendale in Trentino per approfondire il valore di una filiera strategica per il territorio
Barzio
Direttivo e tecnici della Comunità montana hanno fatto visita all’azienda “Legno Valsugana” di Asola di Scurelle, in Valsugana, per osservare da vicino le fasi di lavorazione del legno ed approfondire il valore di questa filiera strategica per il territorio.
È stata occasione di confronto con gli operatori del settore, di esplorazione delle sfide e delle potenzialità della gestione e trasformazione del legno locale, dalla selezione della materia prima alla realizzazione di cippato e pellet, evidenziando l’importanza di una gestione forestale responsabile e sostenibile.
«La visita ci ha permesso di comprendere ancora meglio il valore della filiera e l’impatto positivo che può avere sullo sviluppo economico e ambientale del nostro territorio» ha dichiarato il presidente Fabio Canepari.
«È fondamentale supportare le realtà locali che operano con competenza e attenzione alla sostenibilità, valorizzando le risorse naturali in modo responsabile. - ha aggiunto l’assessore alla forestazione e vice presidente Michael Bonazzola - Il nostro impegno è orientato a promuovere una gestione forestale che coniughi la crescita economica e la tutela dell’ambiente».
La Comunità montana è impegnata in un percorso di continuo dialogo e collaborazione con le imprese locali allo scopo di promuovere la gestione forestale sostenibile ed incentivare l’uso del legno come risorsa strategica per lo sviluppo economico e ambientale.
La produzione di biomassa legnosa in Trentino rappresenta un’importante risorsa per il settore energetico locale, le foreste trentine immagazzinano oltre 105 milioni di metri cubi di biomassa legnosa e crescono al ritmo di circa 1 milione di metri cubi all’anno.
Un componente significativo di questa biomassa è il cippato, ottenuto dalla sminuzzatura meccanica di legno vergine proveniente da scarti di produzioni agricole, forestali o di segagione che è ampiamente utilizzato in Trentino per alimentare centrali di teleriscaldamento e impianti di produzione di energia termica ed elettrica destinati a residenze, attività terziarie e strutture turistiche. Negli ultimi anni, la disponibilità locale di cippato ha favorito la costruzione di numerosi impianti di teleriscaldamento, soprattutto in aree prive di reti di metano.
Il potenziale della biomassa legnosa in Trentino come fonte energetica rinnovabile sottolinea l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse forestali per soddisfare le esigenze energetiche locali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA