Taceno, verso la conclusione i lavori
per la mini centrale idroelettrica
sul torrente Pioverna

Il cantiere ha provocato l’interruzione della pista ciclopedonale dal febbraio dello scorso anno, dall’incrocio con via Carreggiata. Il tracciato in asfalto è stato ripristinato ed a breve sarà riaperta la pista

Taceno

Sono in dirittura d’arrivo i lavori di realizzazione della mini centrale idroelettrica della Fip sul torrente Pioverna che ha provocato l’interruzione della pista ciclopedonale dal febbraio dello scorso anno, dall’incrocio con via Carreggiata. Il tracciato in asfalto è stato ripristinato ed a breve sarà riaperta la pista.

Il comune di Taceno a dicembre 2023 aveva sottoscritto con la società un accordo, tra l’altro non previsto dalla legge, che ripaga in un certo senso il disagio creato dai lavori. In concreto, il riconoscimento del costo di circa 35mila euro per la soletta del box realizzato tra il parco giochi ed il municipio e l’illuminazione (altri 15mila euro) del tratto di pista ciclabile fino al laghetto Pules che consentirà di fare una passeggiata serale, risalendo a via Carale.

La centrale Fip è una delle due che erano state progettate sul tratto di torrente: l’altra, della società Zecca prefabbricati di Cosio Valtellino, prevedeva il prelievo dell’acqua dal ponte di Bindo fino alla presa della Fip, quindi avrebbe prosciugato un lungo tratto di Pioverna, per produrre 5 milioni di Kwh, contro i 2 milioni attuali previsti.

I comuni di Taceno e Cortenova si sono opposti alla centrale Zecca che ha poi acquisito la Fip. «L’amministrazione provinciale ha annullato la concessione per la centrale con nostra grande soddisfazione. È stato il più grande obbiettivo raggiunto nei primi quattro anni dalla precedenze amministrazione, - ricorda il sindaco Alberto Nogara che la guidava – ottenuto con grande fatica e tenacia. Se fosse stata realizzata avrebbe asciugato quasi completamente il torrente, sconvolgendo il parco del Tartavallino e la possibilità di fare gare di pesca alla trota, anche di carattere regionale. Per il parco, con la Comunità montana, abbiamo realizzato la passerella che forma l’anello di ritorno della pista ciclabile ed abbiamo già progettato di fare un altro pezzo di pista da Tartavalle a Tartavallino, per collegare tutta la parte del parco, con la possibilità di arrivare in località Chiarello».

Nel 2016 era stata sottoscritta tra Comune e Fip, dall’allora amministrazione, una prima convenzione alla quale a dicembre 2023 ne era seguita una nuova che disciplinava gli interventi di natura territoriale ed ambientale. Per definire quale prestazione esigere, la giunta ha chiesto un parere pro veritate all’avvocato Paola Brambilla di Bergamo che si è espressa per la nullità dell’accordo del 2016, rendendo quindi inefficace la delibera di consiglio comunale che l’aveva approvata, acclarando quindi la validità di quella del 2023.

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