Cambia Calolzio chiede di salvare il graffito su Garibaldi

L’opera, risalente al 1948, è un simbolo della campagna elettorale del Fronte Democratico Popolare e rischia di svanire nel tempo

Calolziocorte

Non un semplice graffito senza arte né parte o, peggio, uno sfregio vandalico, bensì «una testimonianza storica preziosa, un frammento autentico della memoria democratica italiana».

È questo che, secondo Cambia Calolzio, rappresenta la scritta rossa che ancora campeggia su un muro di via Mandamentale 1/A, tra le serrande abbassate di una gelateria, chiusa da decenni.

Si tratta, come ricorda Diego Colosimo, capogruppo di minoranza, di «una traccia del 1948, anno cruciale per la storia della Repubblica e forse l’unico esempio rimasto in tutta la Valle San Martino».

Realizzata in vernice rossa, la scritta richiama la campagna elettorale del “Fronte democratico popolare”, la lista che si presentò alle politiche di quell’anno con il volto di Giuseppe Garibaldi come simbolo: un richiamo diretto ai valori risorgimentali, alla libertà, alla partecipazione. «Non un gesto anonimo, dunque, ma un pezzo di storia politica collettiva che merita rispetto e tutela», sottolinea.

Il gruppo di minoranza aveva già segnalato all’amministrazione comunale il bisogno di intervenire per preservare e restaurare questa testimonianza. «Servirebbe un restauro conservativo, accompagnato da una targa descrittiva che racconti il contesto storico, la campagna elettorale, il significato civile di quella scritta. Un piccolo intervento che darebbe grande valore culturale e identitario alla comunità», aggiunge Colosimo.

«Tuttavia, - prosegue deluso - né il Comune né la pro loco hanno raccolto questo invito».

Peccato che il tempo non conceda sconti. E così, anno dopo anno, la scritta continua a scolorire sempre più e poco alla volta sta scomparendo. «È un rischio serio: perdere un documento storico non significa solo perdere un segno materiale, ma interrompere un filo della memoria collettiva del nostro territorio», conclude Colosimo. Che lancia ancora un appello: «Con spirito costruttivo e con la consapevolezza di quanto sia fragile il patrimonio storico diffuso, rinnoviamo con forza il nostro appello: non lasciamo scomparire “Vota Garibaldi”. Interveniamo ora, prima che sia troppo tardi».

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