Lecco, 9 milioni di euro dal Comune per i servizi sociali

Incremento della spesa per l’integrazione delle rette degli anziani in Rsa e per i servizi per la disabilità

Lecco

Tra il 2024 e il 2025 la spesa del Comune di Lecco per l’integrazione delle rette degli anziani ricoverati in Rsa è salita da 450mila a 525mila euro. È solo uno dei dati contenuti nella dettagliata relazione dell’assessore al Welfare Emanuele Manzoni durante la presentazione del bilancio di previsione per il prossimo triennio in commissione mercoledì. Complessivamente, il capitolo dei servizi sociali vale circa 9 milioni di euro all’anno. In primo luogo, ci sono gli interventi per la disabilità con una spesa prevista di 3 milioni 178 mila euro.

«I centri socio educativi artimedia 1 e 2 – ha spiegato Manzoni – accolgono 60 persone per un costo totale di 680mila euro. Sono invece 103 le persone con disabilità o limitata mobilità che usufruiscono del servizio di trasporto sociale per raggiungere scuole o altri servizi. In questo caso il costo è di 230 mila euro. Spendiamo 275mila euro per coprire parzialmente le rette di 17 cittadini lecchesi ricoverati in residenze sanitarie per la disabilità». Cesea, lo storico servizio socio-occupazionale del Comune di Lecco, coinvolge attualmente 57 persone adulte con disagio, permettendo loro di «portare un contributo alla collettività».

Settanta, invece, i ragazzi iscritti ai corsi a indirizzo grafico e agricolo del centro di formazione professionale di via Grandi. «L’investimento previsto per l’infanzia e i minori – ha proseguito Manzoni – è di 3 milioni 110 mila euro. Con il recente ampliamento, gli asili nido comunali accolgono 144 minori, a cui va aggiunto il servizio offerto dai sette nidi no profit presenti in città con cui abbiamo una convenzione. Per quanto riguarda la tutela minori, la spesa prevista è intorno al milione di euro. Al momento abbiamo in carico 40 minori inseriti in comunità più altri 17 per i quali sono previsti interventi a minore intensità».

Nel momento in cui subentra un decreto dell’autorità giudiziaria, i comuni sono obbligati ad allontanare il minore dal nucleo familiare. Quest’anno, grazie al lavoro di Anci, lo Stato ha rimborsato una parte delle risorse agli enti locali: il contributo per Lecco è stato pari a 200mila euro. «Attualmente – ha aggiunto l’assessore al Welfare – sono 52 gli anziani a cui integriamo la retta o in Rsa o negli appartamenti protetti per l’autonomia. Non c’è alcun obbligo per i familiari di contribuire al pagamento di queste spese, anche se in molti casi decidono di farlo. Gli anziani in carico ai servizi sociali del Comune, con almeno un servizio attivo, sono 420. Tra questi, a 90 persone portiamo quotidianamente il pasto dal lunedì alla domenica mentre in 123 casi sono attivi i servizi di assistenza domiciliare per quanto riguarda igiene personale, cura degli spazi, contrasto alla solitudine. Il nostro obiettivo è far sì che l’anziano riesca a stare il più possibile al proprio domicilio».

Manzoni ha poi annunciato che per il prossimo anno si sta valutando la possibilità di incrementare il contributo affitti, finora pari a 500 euro. Per fare domanda per questo sostegno è necessario avere un Isee pari o inferiore a 7.500 euro.

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