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Lunedì 15 Dicembre 2025
Salvini detta la linea: Lecco alla Lega, Mantova a Fratelli d’Italia
Il segretario della Lega interviene sulle prossime elezioni nei due capoluoghi lombardi e detta le condizioni al centrodestra. La risposta di Fratelli d’Italia non si fa attendere.
Lecco
«Votano due capoluoghi in Lombardia in primavera: Lecco e Mantova. A Mantova il centrodestra ha presentato il suo candidato in queste ore con un’indicazione di Fratelli d’Italia. Da autonomista rispetto le scelte dei territori, ma se a Mantova l’indicazione l’ha data Fratelli d’Italia, posso immaginare che a Lecco il suggerimento possa arrivare dalla Lega». Con una dichiarazione molto pesante, consegnata alla stampa a margine dell’inaugurazione del cantiere di Anas per la ciclopedonale tra Pradello e Abbadia, il ministro delle Infrastrutture, nonché segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, è entrato a gamba tesa nel dibattito interno al centrodestra su chi sarà il candidato sindaco della coalizione alle comunali di Lecco. «Il mio invito alla coalizione – ha aggiunto Salvini – è di fare in fretta. Prima si parte, prima si vince. A Lecco possiamo, dobbiamo e vogliamo vincere». La dichiarazione di Salvini è pesante non solo per il messaggio, riassumibile in “Mantova a Fratelli d’Italia, Lecco alla Lega”, ma anche per il contesto in cui è stata pronunciata: sulle sponde del lago, quindi sul territorio, circondato dall’intero stato maggiore locale del Carroccio, tra cui il segretario provinciale Daniele Butti, la capogruppo in consiglio comunale a Lecco Cinzia Bettega e lo stesso candidato sindaco Carlo Piazza con cui lo stesso Salvini si è intrattenuto a lungo. La risposta di Fratelli d’Italia alle dichiarazioni del leader leghista è stata immediata. «Mantova – commenta l’onorevole Carlo Maccari, coordinatore regionale dei meloniani – è l’unica vera roccaforte del centrosinistra in Lombardia: tranne una volta, il centrosinistra ha sempre vinto dal dopoguerra. Il ruolo di candidato sindaco del centrodestra in quella città non è mai rientrato sui tavoli regionali: per consuetudine spetta al partito con più voti trovare un candidato da sottoporre al tavolo provinciale. In passato era toccato a Forza Italia, poi alla Lega e questa volta a noi. Abbiamo individuato un civico, un ex sportivo (Raffaele Zancuoghi, presidente della Canottieri Mincio ndr) ma questa candidatura è stata fatta propria dall’intera coalizione». Nel 2020 a Mantova il progressista Mattia Palazzi ha vinto al primo turno con il 70.75% dei voti contro il 22.10% del candidato del centrodestra Stefano Rossi. A Lecco, la sfida tra Mauro Gattinoni e Peppino Ciresa si è conclusa solo al ballottaggio con la vittoria del primo per 31 voti. «La vicenda di Mantova – conclude Maccari – non inficia in alcun modo il dibattito su chi sarà il candidato sindaco a Lecco. Complici gli impegni legati alla manovra di bilancio, con gli altri coordinatori regionali non ci siamo ancora trovati ma può essere che entro la fine dell’anno riusciremo ad incontrarci a Roma per discutere su chi abbia le migliori possibilità come candidato. Noi riteniamo sia Filippo Boscagli, la Lega propone Carlo Piazza, Forza Italia non si è ancora espressa. Valuteremo quale può essere la soluzione migliore ma in ogni caso non ritengo che quello delle “bandierine” sia un metodo adeguato».
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