Andalo Valtellino, il sindaco contro i vandali: «Le telecamere servono, ma sono figlie di una società malata»

Grazie al bando sulla videosorveglianza pubblica, il Comune ha installato sette nuove telecamere per contrastare degrado e spaccio, fenomeno che nella Bassa Valtellina è una delle principali emergenze: «Negli ultimi cinque anni è esploso. Non è gente del posto, ma il problema è serio e diffuso», ha commentato il primo cittadino Juri Girolo

Andalo Valtellino

«Ben vengano le telecamere, ma sono figlie di una società malata»: il sindaco di Andalo Valtellino, Juri Girolo, si scaglia contro quella piccola fetta di cittadinanza che non rispetta le regole. Grazie al bando Lamborgese sulla videosorveglianza pubblica, a cui il Comune di Andalo ha aderito in comunione con i Comuni di Rogolo, Delebio e Piantedo, sono stati effettuati significativi interventi per migliorare la sicurezza urbana. Un’operazione complessiva per il Comune di Andalo pari a 22mila euro, di cui 9mila provenienti da fondi propri.

«Per colpa di una decina di persone, o anche meno, che creano problemi noi siamo costretti a spendere 22milioni di euro per le telecamere – ha proseguito nella sua riflessione Girolo -. Stesso discorso per i dossi stradali per cui dobbiamo sborsare 6mila euro: a causa di 4-5 persone che guidano a velocità troppo elevata dobbiamo destinare soldi pubblici per installare i dossi. Mi piacerebbe utilizzare queste risorse in altra maniera e non doverle “sacrificare” così».

Vista la situazione attuale, con il fenomeno dello spaccio che in tutta Valtellina si è decisamente accentuato negli ultimi anni, era inevitabile correre ai ripari: «Erano necessarie le telecamere e benissimo che ora ci siano – ha evidenziato il primo cittadino di Andalo Valtellino -. Non ho mai ostacolato questa operazione, però se ognuno facesse la sua parte coerentemente e in maniera positiva non ci sarebbe bisogno di nessun tipo di telecamere». Gli impianti di videosorveglianza sono stati messi in due punti strategici: uno è quello sulla prima rotonda, sulla ex statale 38, con cui si accede ad Andalo provenendo da Morbegno e l’altro è all’estremo del paese, in uscita verso Delebio. Sono sette in totale le telecamere installate nel Comune della Bassa Valle, sulle due postazioni di ripresa a disposizione. «La scelta definitiva su dove posizionarle è stata fatta dalle forze dell’ordine, che hanno identificato le aree dove inserirle per avere un maggior controllo del paese – ha puntualizzato Girolo -. Da un punto di vista di deterrenza la presenza delle telecamere è certamente molto importante».

Il sindaco di Andalo è comunque preoccupato per una piaga che in questo momento sembra sia difficile da contenere: «Negli ultimi cinque anni, dal covid in avanti, il fenomeno dello spaccio è veramente esploso. Una decina di anni fa si verificava qualche episodio, ma non in questi termini. In questo momento nelle nostre zone c’è tanta domanda. Sappiamo che non si tratta di gente di Andalo nello specifico, ma è una questione di morfologia e di domanda. È una fenomenologia che riguarda sia il nostro mandamento che la provincia intera».

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