
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 02 Giugno 2025
Il fuoco distrugge la chiesa. Ai due preti missionari in Mozambico la vicinanza del cardinale
Parole di sostegno e preghiere per don Filippo Macchi e don Angelo Innocenti. Il primo sacerdote è stato canonico a Grosio, il secondo fino all’estate di due anni era vicario parrocchiale a Talamona.

Grosio
È finito in modo tragico il tentativo di alcuni fedeli della parrocchia di Mirrote, in Mozambico - dove operano don Angelo Innocenti e don Filippo Macchi, missionari fidei donum della diocesi di Como -, di scacciare le api dal tetto della chiesa parrocchiale con il fumo. Le fiamme libere hanno dato origine a un incendio che la sera di venerdì 30 maggio ha completamente distrutto il tetto dell’edificio costruito nel 1967.
Le fiamme hanno devastato l’interno dell’edificio sacro a Mirrote
«Esprimo paterna vicinanza a don Filippo e a don Angelo per il grave incidente che ha irrimediabilmente danneggiato la chiesa antica di San Matteo apostolo ed evangelista a Mirrote, in Mozambico», ha affermato il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, in un messaggio diffuso ieri.
«Mirrote - ha aggiunto il porporato - è la comunità dove i nostri sacerdoti stanno svolgendo il loro impegno pastorale, come missionari fidei donum della diocesi di Como nella Chiesa sorella di Nacala. È a tutti i fedeli di quella realtà, che ho visitato esattamente due anni fa, e al confratello vescovo, monsignor Alberto Vera Arejula, che assicuriamo fraterna solidarietà e preghiera».
Sui social
Il racconto di quanto accaduto era già stato diffuso nei giorni scorsi, attraverso i social network, da don Filippo, che dal 2015 al 2020 è stato canonico a Grosio, e da don Angelo, fino all’estate di due anni fa vicario parrocchiale a Talamona. I due, seppur impegnati nella capitale Maputo la sera dell’incendio, hanno riferito di come il fuoco sia stato indomabile, a causa dei pochissimi mezzi e strutture di soccorso della zona.
«La gente - aggiungono - è riuscita a salvare gran parte degli arredi sacri, l’archivio parrocchiale e gli oggetti che erano all’interno della chiesa. Il tabernacolo si è salvato. Nessuno si è fatto male». Ribadendo che si sia trattato di un incidente e non di terrorismo o vandalismo, i due sacerdoti si sono detti profondamente addolorati per l’accaduto. Don Angelo ieri è rientrato a Mirrote per stare accanto ai fedeli e valutare i danni subiti dalla chiesa, dove nel giugno di due anni fa celebrò Messa anche il cardinale Cantoni in visita in Mozambico.
Il racconto
Al rientro in diocesi raccontò di aver scoperto «uno specchio di Chiesa molto viva, molto giovane e molto partecipata. Ho toccato con mano la presenza numerosa di persone coinvolte intensamente, anche di tanti giovani, dentro la Chiesa locale; una premessa per un futuro vivo e fecondo».
Anche il vescovo Oscar, dunque, è stato particolarmente toccato dall’accaduto, perché «la chiesa - ha evidenziato - è il cuore concreto e pulsante di ogni comunità. Gli amici di Mirrote hanno già affrontato tante difficoltà, anche a causa di disastrosi eventi naturali. Nella consolazione della preghiera, chiediamo il dono e la grazia per affrontare questo nuovo tempo di prova».
Monsignor Alberto Pini, direttore del Centro missionario diocesano sta seguendo la situazione. «Da parte di tante persone della nostra diocesi - ha affermato - ho sentito vicinanza e partecipazione al dolore dei nostri fidei donum e della loro comunità e disponibilità a fare la propria parte per dare una mano nella ricostruzione della chiesa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA