Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 03 Dicembre 2025
Eduscopio: il liceo classico Piazzi di Sondrio promosso con lode
L’indagine confronta le scuole superiori in base al rendimento universitario degli ex studenti. L’indicatore Fga premia l’istituto sondriese con un punteggio di 85,77.
Sondrio
Promosso a pieni voti. E, restando in ambito scolastico, con una meritata lode. Il liceo classico Piazzi del polo liceale “Città di Sondrio” eccelle in Lombardia per preparazione agli studi universitari. A dirlo è Eduscopio 2025, la piattaforma digitale della Fondazione Agnelli che da più di dieci anni orienta gli studenti di terza media nella scelta dell’indirizzo superiore, confrontando scuole e risultati reali degli ex alunni nei percorsi post-diploma.
L’indicatore di riferimento usato da Eduscopio è l’Fga, che combina la media dei voti universitari con il numero dei crediti acquisiti nel primo anno. E il verdetto non lascia spazio a dubbi: l’Fga del classico sondriese è 85,77, superiore ai punteggi di molti licei considerati storicamente tra i più prestigiosi. Basti confrontarlo con il Volta di Como (81,03), il Manzoni di Lecco (78,12) o con alcuni dei più noti licei classici milanesi: il Berchet raggiunge 77,86, il Carducci 75,55, mentre il classico del Manzoni si ferma a 72,38. Anche oltre le Orobie la musica non cambia: a Bergamo il Sarpi registra 83,73, a Brescia il miglior risultato è quello di un paritario, 85,32. Ma nessuno di questi supera il Piazzi.
Un risultato che riempie d’orgoglio la dirigente Giovanna Bruno: «Siamo molto felici – afferma – perché questo traguardo conferma la qualità dell’insegnamento e l’impegno dei docenti, la dedizione e l’entusiasmo che caratterizzano il nostro lavoro quotidiano. Le discipline classiche restano un baluardo culturale e consentono una formazione completa, a 360 gradi». Il liceo classico, unico in provincia, conta oggi sei classi, con due classi quarte.
La preside sottolinea come gli esiti universitari degli ex studenti smentiscano l’idea – diffusa ma infondata – che le lingue classiche siano poco utili: «I nostri diplomati si orientano verso tutte le facoltà, con ottimi risultati soprattutto nei percorsi scientifici, dall’ingegneria alla medicina. Molti pensano che le lingue classiche siano inutili. Il mio pensiero è che il liceo in generale, il classico in particolare, insegnino l’inutile, cioè quello che garantisce strumenti di flessibilità e di gestione della complessità che altri studi non danno in realtà: sviluppa pensiero critico e capacità di interpretazione dei problemi».
Lo studio delle lingue antiche, osserva la dirigente, richiede un approccio metodico e rigoroso: «Si parte da zero, ma la traduzione sviluppa abilità logiche vicine a quelle della matematica e della fisica. Tradurre significa comprendere, interpretare e adattare un testo in modo chiaro e coerente: è un esercizio linguistico e logico insieme». Qualità essenziali, per chi volesse scegliere il liceo classico, sono «curiosità intellettuale, desiderio di approfondire e la costanza per superare le difficoltà iniziali». Resta aperto il nodo dei trasporti e della logistica, che penalizza gli studenti provenienti da fuori Sondrio. «Sarebbe importante – conclude la preside – poter offrire qualcosa in più per accogliere chi arriva da lontano. Ma i risultati dimostrano che, nonostante le difficoltà, il lavoro fatto è davvero di eccellenza». Il numero parla da sé: 85,77. E il Piazzi svetta, senza rivali.
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