Infermieristica Bicocca a Faedo, 30 anni e sguardo al futuro

Il corso di laurea in Infermieristica dell’università Milano Bicocca celebra un traguardo importante a Faedo, con un occhio di riguardo alle nuove immatricolazioni e al futuro.

Faedo

Sono trent’anni che il corso di laurea in Infermieristica dell’università Milano-Bicocca è insediato nel complesso di Faedo Valtellino e questo traguardo è stato celebrato come si conviene martedì mattina, nell’aula magna del complesso formativo, in occasione della festa dei laureati, dei laureandi e delle matricole dell’anno accademico 2025-2026.

Una festa che si rinnova ogni anno, da 20 anni per la regia di Carmela Ongaro, direttore didattico del corso, affiancata dai suoi stretti collaboratori, i tutor Davide Contestabile, Antonietta Quetti e Grazia Spagnolo.

È stata quest’ultima a seguire i 24 studenti che usciranno dal percorso formativo in questo anno accademico, il 2025-2026, dei quali 19 si sono già laureati nella sessione di novembre e sei si laureeranno nell’aprile del prossimo anno.

Si tratta di 22 femmine e due maschi, quasi tutti presenti alla festa di laurea di ieri, nel corso della quale hanno ricevuto un piccolo omaggio, hanno salutato i presenti con un filmato-sintesi dei tre anni di corso, come sempre esilarante, ed hanno ricevuto i complimenti e gli auguri della loro coordinatrice, Carmela Ongaro, ma anche di Marco Orlandi, magnifico rettore dell’università Milano-Bicocca dall’ottobre scorso e salito per la prima volta a Faedo Valtellino in visita alla sede, di Davide Ausili, responsabile del corso di laurea in Infermieristica dello stesso ateneo, di Ida Ramponi, direttore generale di Azienda socio-sanitaria territoriale Valtellina e Alto Lario, di Monica Fumagalli, direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute della Montagna, di Michele Gaggini, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Sondrio, che ha ricordato essere questo l’anno del centenario della fondazione dell’Ordine, e di Giordano Caprari, sindaco di Faedo Valtellino, presente ai festeggiamenti in fascia tricolore.

«Siamo una realtà consolidata e manteniamo complessivamente, come sede di Faedo, un trend positivo» il commento di Carmela Ongaro. «Abbiamo 24 fra laureati e laureandi, e abbiamo 135 studenti immatricolati in tutto nell’anno accademico in corso. Di questi 45 sono iscritti al primo anno, di cui 38 sono matricole, poi abbiamo 41 iscritti al secondo anno, e 24 al terzo, oltre ai laureati e laureandi».

È vero che, come accaduto lo scorso anno, non tutti i posti messi a bando sono stati occupati, né nel complesso dei corsi in Infermieristica di Milano-Bicocca, né nella sede di Faedo. In particolare, qui, erano 60 i posti a disposizione e, come detto, le matricole sono 38, anche se cammin facendo altre potrebbero aggiungersene.

«Quest’anno abbiamo la novità del semestre filtro in Medicina» dice il magnifico rettore Orlandi «per cui, quando terminerà, è probabile che avremo altri studenti in arrivo anche in Infermieristica fra coloro che non sono riusciti a superare il filtro per Medicina».

Trentotto matricole su 60 posti a disposizione possono sembrare pochi, ma il dato è pur sempre in lieve crescita sullo scorso anno accademico, quando erano stati 35, e sul precedente ancora, quando non si era andati oltre i 30. Il picco si era raggiunto in piena emergenza Covid, nell’anno 2020-2021, con 53 studenti immatricolati a Faedo, poi l’effetto Covid è andato via via scemando e si è scesi a 41, 35, fino ai 30, appunto, dell’anno 2023-2024.

Resta, tuttavia, il corso di laurea di Faedo un percorso formativo importante per gli studenti della provincia di Sondrio, tenuto conto che su 135 iscritti, 105 sono residenti in Valtellina e Valchiavenna, mentre 23 provengono da altre province lombarde. Per la precisione, sei dalla vicina Lecco, cinque da Monza Brianza, altrettanti da Como, quattro da Milano, due da Bergamo, una da Varese. Sono sei, invece, gli studenti che provengono da fuori regione, di cui tre dalla Sicilia, e uno ciascuno da Puglia, Calabria e Campania.

Tutti si trovano bene a Faedo, molti vivono negli alloggi Aler di Sondrio destinati agli studenti, mangiano nella mensa ospedaliera di Azienda socio-sanitaria territoriale Valtellina e Alto Lario, e godono del trasporto giornaliero in pullman Faedo-Sondrio garantito dalla Comunità montana di Sondrio.

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