Sondrio: insulti razzisti al giocatore che ha segnato, grave episodio alla Castellina

Sondrio

Sabato pomeriggio, sul campo della Castellina i calciatori della Nuova Sondrio calcio e dell’Unione sportiva Cosio Valtellino, categoria Giovanissimi, ragazzini, quindi, di 13 e 14 anni. La partita scorre senza particolari problemi, un match corretto, nessun fallo di rilievo, nessuna polemica arbitrale.

La partita finisce con il risultato di 1 a 0 per i padroni di casa, che chiudono il campionato provinciale con un ottimo secondo posto e festeggiano la conclusione di una bella stagione. Ma, purtroppo, in molti ricorderanno il match per un episodio a dir poco spiacevole accaduto al termine, dopo il triplice fischio da parte dell’arbitro. Uno dei giovanissimi calciatori del Cosio si è infatti avvicinato al ragazzo che aveva segnato il gol della vittoria, un 13enne di origini straniere e di colore, e lo ha insultato.

Un insulto razzista, pesante e del tutto insensato. Incomprensibile e inconcepibile. L’episodio non è certo passato inosservato: il ragazzo insultato, infatti, ha reagito e ha tentato di scagliarsi contro l’altro giovane calciatore. Subito, però, i compagni di squadra, ma anche gli allenatori e gli accompagnatori di entrambe le società, sono intervenuti per riportare la calma ed evitare che la situazione degenerasse.

Anche l’arbitro, che non ha assistito all’accaduto perché si era già diretto verso gli spogliatoi, è intervenuto per capire cosa fosse accaduto e, dopo aver ascoltato il racconto del ragazzino del Sondrio e dei testimoni, ha deciso di estrarre il cartellino rosso ed espellere il calciatore che aveva pronunciato gli insulti razzisti. Si attende ora la decisione del giudice sportivo in merito alla squalifica.

C’è da dire, comunque, che la situazione è stata gestita nel migliore dei modi dalle due società. Il ragazzino protagonista del grave episodio è andato negli spogliatoi, insieme all’allenatore, e ha chiesto scusa sia al suo coetaneo che a tutta la squadra. «Ha compreso la gravità dell’accaduto - affermano dalla Nuova Sondrio calcio - ed era sinceramente pentito. La cosa più importante è che si sia scusato e chiarito con il ragazzo che ha insultato, e che è veramente rimasto male per le parole che gli sono state rivolte». «Sicuramente è un episodio da stigmatizzare - commenta Mauro Baggini, vice presidente della Nuova Sondrio Calcio con delega al settore giovanile -. Comportamenti del genere, secondo me, non si devono vedere in generale, tanto meno su un campo da calcio e tanto meno nel settore giovanile. Quindi, la società è decisamente rammaricata riguardo a quello che è accaduto. Ora, però, bisogna guardare avanti e pensare a qualche iniziativa per sensibilizzare ed educare i ragazzi sul tema, e non escludo che si possa instaurare un colloquio, un confronto con l’altra società, e magari provare insieme, da un brutto fatto, a far crescere qualcosa di veramente bello». «Un’idea che ci vede assolutamente favorevoli - risponde Andrea Spandrio, rappresentante legale dell’Us Cosio Valtellino -. A quell’età purtroppo non si rendono conto della gravità delle parole che usano, e quanto possano ferire».

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