
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 03 Giugno 2025
Sondrio intitola il ponte ad Alessandro Manzoni, per rendere omaggio
Da ieri il ponte tra le vie Tonale e Ventina, noto fino ad oggi come “settimo”, porta ufficialmente il nome di Manzoni. La cerimonia si è svolta alla presenza degli studenti della scuola media Torelli
Sondrio
Già annunciata all’inizio dell’anno scorso, l’intitolazione del collegamento tra le due sponde del Mallero all’altezza delle vie Tonale e Ventina è ora ufficiale. Non più settimo come è sempre stato chiamato fin dalla sua inaugurazione nel 2015, anche perché nel frattempo dopo la realizzazione della passerella sulle Cassandre ha perso diritto a questa numerazione, il ponte ricorderà invece il letterato, figura di assoluto rilievo nella letteratura e nella storia italiana, tra i padri della nostra lingua, con una targa.
L’iscrizione è stata scoperta ieri mattina sotto un cielo azzurro e un sole nuovamente caldo dopo le piogge torrenziali di lunedì, davanti ai ragazzi della scuola media Torelli che hanno dedicato un’ampia ricerca allo scrittore – e anche lo spettacolo teatrale di dicembre oltre alla lettura del romanzo a fumetti - e alla presenza dell’assessore comunale all’Istruzione Marcella Fratta, della dirigente dell’istituto comprensivo Paesi retici, Ombretta Meago e soprattutto della professoressa Anna Bordoni Di Trapani, Ligari d’argento nel 2018, che ha fortemente voluto questa intitolazione e che ha scelto la citazione da “Marzo 1821” che ricorda lo scrittore, poeta «che grazie ai Promessi Sposi - si legge sulla targa – ha reso per primo l’Italia “una d’arme, di lingua, d’altare/di memorie, di sangue e di cor”.
«Siamo molto soddisfatti di aver potuto intitolare il ponte a Manzoni perché finora in città non c’era nessun riconoscimento per questa importantissima figura della nostra storia letteraria – sottolinea Fratta -. Manzoni è colui che ci ha unito con una lingua che ha creato e diffuso con quel capolavoro che sono i Promessi Sposi». Non poteva dunque esserci scelta migliore che un ponte, che unisce esattamente come fa la lingua, per ricordarlo. Un’intitolazione realizzata su suggerimento della professoressa Bordoni Di Trapani «che – ricorda Fratta – tanto lamentava l’assenza di un luogo che celebrasse il padre della lingua italiana».
«Non avevamo nulla di Manzoni – ha detto la professoressa ai ragazzi della Torelli – e così ho pensato che si dovesse fare qualcosa perché è vergognoso che un capoluogo di provincia, tra l’altro vicino a Lecco, non abbia avuto un pensiero per uno dei più grandi scrittori e poeti non solo d’Italia, ma d’Europa e del mondo. La statua di Manzoni c’è anche a New York». Prima di scoprire la targa, i ragazzi della media Torelli hanno letto alcune parole frutto del lavoro di ricerca condotto sullo scrittore, sul “caro don Lisander” come era soprannominato e come gli studenti hanno scelto di rivolgersi a lui.
«Oggi la vita della città di Sondrio si arricchisce di un importantissimo riferimento alla tua persona ed è qualcosa di davvero bello per cui festeggiare – hanno detto -. Il mondo oggi dà poche occasioni per farlo, talvolta sembra che sia costantemente invaso da quei Lanzichenecchi che tu descrivevi passare dalle nostre terre. Ma oggi è diverso, bisogna davvero essere felici». Ora che l’intitolazione a Manzoni con tanto di targa è cosa fatta per l’ex settimo ponte, resta da “sistemare” la questione del ponte Matteotti, collegamento tra piazza Garibaldi e via De Simoni, la cui intitolazione, sempre grazie a un lavoro di ricerca degli studenti della Torelli, è stata confermata dalla giunta comunale, ma per la quale manca ancora una targa. «Sarà il prossimo passo» ha assicurato Fratta.
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