Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 10 Novembre 2025
Calcio, shock al Sondrio: Marco Amelia non è più l’allenatore
La società valtellinese chiude il rapporto con il tecnico campione del mondo 2006 all’indomani del successo sul Milan Futuro
Sondrio
La notizia è arrivata nel primo pomeriggio di oggi: i destini del Sondrio Calcio e di mister Marco Amelia si dividono. Una vera e propria “bomba” esplosa a ciel sereno, anche se le voci degli ultimi giorni lasciavano intravedere un epilogo simile. Colpisce, però, che l’esonero sia arrivato subito dopo una giornata di festa: la vittoria con il Milan Futuro, la prima in campionato, ottenuta all’undicesimo tentativo. Una circostanza che fa pensare che la decisione fosse già stata presa, a prescindere dall’esito del match contro le “future glorie” rossonere.
Appena il tempo di prendere fiato e la domanda è inevitabile: chi si siederà ora sulla panchina biancazzurra? Dalla dirigenza non trapela ancora nessun nome, ma è probabile che un profilo sia già stato individuato. I prossimi giorni saranno decisivi, anche perché incombe la trasferta con il Ciserano, rivale storica dei valtellinesi.
L’esonero conferma quanto il calcio sia un mondo in costante movimento. Chi avrebbe scommesso sulla fine del rapporto con Amelia subito dopo una vittoria? Probabilmente nessuno. Eppure la società ha deciso di voltare pagina, convinta che fosse la scelta migliore per il bene della squadra.
Sarebbe stato più facile proseguire ancora qualche settimana, magari fino alla prossima sconfitta. Invece è arrivata una decisione netta: lasciare libero Amelia, che ha sempre dato tutto — anche più di quanto richiesto — e permettere al gruppo di ripartire con una mentalità nuova.
Ora arriva la parte più difficile: la scelta del successore. Gli allenatori valtellinesi disponibili sono pochi, e la dirigenza dovrà probabilmente guardare ai territori confinanti, da Lecco a Como. Non sarà semplice convincere un tecnico ad entrare in corsa, soprattutto dopo una vittoria storica come quella di domenica.
Amelia lascia con dignità, dopo dieci giornate di difficoltà affrontate senza mai cercare alibi. In conferenza stampa ha sempre messo la faccia, analizzando con lucidità i problemi della squadra. E dopo la soddisfazione per il primo successo, ha salutato tutti. Non avrebbe voluto andarsene, ma ha compreso che era il momento giusto per far voltare pagina.
Ai tifosi, numerosi al Bione, resta il compito di salutarlo con un applauso: per la professionalità, la dedizione e l’onestà con cui ha guidato il Sondrio, anche nei momenti più difficili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA