Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 10 Dicembre 2025
Lupo investito e ucciso sulla Statale 36 a Gallivaggio
Ritrovato un lupo morto a Gallivaggio di San Giacomo Filippo, sulla Statale 36. Era un maschio subadulto in ottime condizioni fisiche, deceduto a causa dell’impatto.
San Giacomo Filippo
Gli incidenti stradali con animali selvatici accertati in Valtellina e Valchiavenna dal Corpo di Polizia provinciale di Sondrio sono tanti e censiti ogni mese in un apposito report stilato dal comandante Piermario Pollieno e dal suo staff, ma sinistri con coinvolti lupi ancora non se ne erano visti.
Invece, martedì mattina, a bordo strada sulla Statale 36 dello Spluga, a Gallivaggio di San Giacomo Filippo, è stata segnalata la presenza di un lupo morto. Un maschio subadulto, in ottimo stato di forma fisica, il cui decesso è stato causato da gravi traumi interni riportati in seguito all’impatto con un veicolo.
Questo è quanto emerso dalle analisi autoptiche effettuate ieri dai veterinari e dai tecnici specializzati dell’Izsler, l’Istituto zooprofilattico e sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna cui l’animale selvatico è stato conferito dagli agenti del Corpo di Polizia provinciale, giunti subito, come sempre fanno in questi casi, sul luogo del rinvenimento.
In sede di autopsia sono stati anche prelevati tutti i campioni previsti dal protocollo approvato da Regione Lombardia ai fini delle successive analisi sanitarie, patologiche ed istologiche, oltre alle misurazioni biometriche dell’animale e la Provincia ha anche effettuato il prelievo di campioni genetici determinanti per stabilire l’appartenenza del lupo ad uno specifico branco.
«Un campione – precisano in un comunicato stampa diffuso ieri dalla Provincia – sarà inviato anche ai colleghi del Canton Grigioni che operano nelle aree confinanti con la Valchiavenna e che dispongono già dei genotipi di diversi lupi presenti su entrambi i versanti del confine. É verosimile – dicono sempre dalla Provincia – che l’animale recuperato facesse parte di un branco presente in Valle Spluga per il quale anche recentemente sono stati raccolti indici certi di presenza e che si ritiene, allo stato attuale, composto da sei individui».
Sempre la Provincia osserva, nella nota stampa, che a fine novembre, nel comune di Campodolcino, era stata segnalata una predazione ai danni di alcuni ovicaprini attribuibile a un grande carnivoro e al riguardo Gianluca Cristini, dirigente del settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca, precisa che «l’evento è riconducibile al lupo e stiamo predisponendo la documentazione necessaria da fornire all’allevatore coinvolto per l’inoltro della richiesta di risarcimento a Regione Lombardia. Tutti i danni al patrimonio zootecnico causati nel corso del 2025 da lupo o orso sono stati presi in carico dagli uffici competenti della Provincia garantendo agli allevatori interessati piena assistenza nelle procedure di accertamento e di richiesta degli indennizzi previsti».
Ancora i dati riferiti ai danni e ai risarcimenti non sono noti, ma per quanto potuto apprendere non dovrebbero essere in significativo aumento rispetto all’anno scorso in ragione di una crescita invece della presenza della specie sul territorio provinciale ed è in atto, al riguardo, anche uno specifico monitoraggio da parte di Regione Lombardia e Provincia di Sondrio.
«In merito alle diverse segnalazioni di lupi nell’area – chiosa Maria Ferloni, referente per i grandi carnivori della Provincia di Sondrio – ricordo che la presenza della specie in queste zone, seppur parzialmente antropizzate, è più frequente nel periodo autunnale e invernale in relazione alle maggiori necessità di spostamento del branco, anche per la ricerca delle prede, per lo più ungulati selvatici che in questi mesi tendono a spostarsi a quote inferiori».
Non ci è stato possibile apprendere se la segnalazione del lupo morto sia giunta dallo stesso investitore, che, tuttavia, ricordiamo, ha sempre l’obbligo di segnalare l’avvenuto impatto anche con i selvatici.
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