Variante alla Trivulzia, Pd all’attacco: tempi lunghi e costi alle stelle

Il Pd Valchiavenna denuncia ritardi e aumenti di spesa per la variante alla Provinciale Trivulzia, nel Comune di Samolaco. Il consigliere provinciale Omar Iacomella respinge le accuse e spiega i motivi.

Samolaco

Tempi e costi della variante alla provinciale Trivulzia, il Partito democratico della Valchiavenna critico. In un lungo comunicato il circolo valchiavennasco sottolinea tutto quanto non è andato nella realizzazione dell’opera, ormai alle battute finali visto che l’apertura è attesa entro Natale. «Da quanto si apprende dall’informazione locale circola la notizia che i lavori verrebbero rimodulati per carenza di fondi. Premesso che si tratta di un’opera assolutamente utile quanto attesa, sono necessarie alcune considerazioni nel merito».

Prima il Pd si concentra sulle tempistiche: «Il Documento preliminare alla progettazione della variante era stato approvato dalla giunta di Fiorello Provera nel marzo del 2008 dandone ampio risalto anche in Valchiavenna. L’approvazione del progetto preliminare è arrivata solo nel dicembre 2017 per un importo complessivo di 5 milioni di euro. Da allora fra progettazione esecutiva, appalti, sospensione dei lavori eccetera se ne sono andati ulteriori 8 anni, cioè circa 2900 giorni che, per realizzare un corridoio d’asfalto di circa 2800 metri, sono un tempo “piuttosto lungo”.

Nel frattempo, queste dilazioni delle tempistiche hanno avuto impatto, oltre che sui disagi degli automobilisti valchiavennaschi, anche sulle tasche del contribuente. Infatti sul lato finanziamento il progetto rispetto alla versione 2017 ha subito un considerevole aumento di costo passando da 5 a 8.4 milioni di euro, ossia un aumento del 68%. Ed alla luce delle ultimissime, il totale definitivo andrà ulteriormente verificato».

Non è tutto. Dopo aver denunciato la scarsa efficienza amministrativa, il Pd punta sulla mancanza di programmazione: «Per quanto riguarda la Valchiavenna riteniamo che l’opera dovrebbe inserirsi in un progetto più ampio del riassetto della viabilità che, anche con la riqualificazione della Trivulzia, permetta alla Valchiavenna di usufruire di due strade di accesso e di transito, che consentano una più razionale distribuzione del traffico privato, commerciale, turistico e di servizio. Una programmazione seria e attenta, che dovrà contemporaneamente e in modo sussidiario attribuire centralità al collegamento ferroviario con Milano e cioè con il resto del Paese».

Le critiche vengono rispedite al mittente dal consigliere provinciale Omar Iacomella: «Se gli iscritti al Pd della Valchiavenna lo ritengono opportuno possono tranquillamente evitare di utilizzare la variante – commenta sarcastico –. Le tempistiche si sono allungate perché il cantiere era in un’area problematica, come dimostra il ritrovamento di materiale inquinante nel sottosuolo. L’aumento dei costi è derivato dal rincaro di materie prime e lavorazioni avvenute negli ultimi anni, anche a causa del superbonus votato proprio dal Pd. Infine, è grave che non si conoscano le procedure. Non c’è nessuna carenza di fondi. Semplicemente l’opera ha due codici diversi perché ci sono due diverse fonti di finanziamento».

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